Boston Dynamics e altri big del settore si impegnano a non costruire robot da guerra

Boston Dynamics e altri big del settore si impegnano a non costruire robot da guerra
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I più attenti tra di voi si ricorderanno sicuramente della questione del robot da guerra russo, che somigliava a livello estetico a Spot di Boston Dynamics, ma con un fucile mitragliatore. Ebbene, ora 6 grandi aziende del mondo della robotica si stanno impegnando a non costruire robot da guerra.

A tal proposito, secondo quanto riportato da Engadget e Gizmodo, a firmare la lettera aperta e non vincolante legata a questo tipo di impegno sono state Boston Dynamics, Agility Robotics, Clearpath Robotics, ANYbotics, Open Robotics e Unitree Robotics. In parole povere, i leader del settore stanno mettendo nero su bianco la volontà di stare fuori dai business legati alla guerra.

Nella lettera si legge: "Riteniamo che l'aggiunta di armi a robot autonomi o gestiti da remoto, ampiamente disponibili al pubblico e in grado di muoversi in luoghi in cui le persone vivono e lavorano, sollevi nuovi rischi in termini di danni e seri problemi etici. [...] Le versioni armate di questi robot danneggiano inoltre la fiducia del pubblico nella tecnologia, mettendo in secondo piano gli enormi benefici che quest'ultima porterà alla società".

Inoltre, nella lettera si fa riferimento al fatto che negli ultimi mesi c'è stata una "crescente preoccupazione pubblica, causata da un ristretto numero di persone che hanno pubblicizzato i loro sforzi improvvisati per armare robot disponibili in commercio". Da parte delle aziende coinvolte c'è dunque anche l'impegno a "esplorare lo sviluppo di funzionalità tecnologiche che potrebbero mitigare o ridurre questi rischi". Per il resto, le società hanno affermato che non hanno intenzione di "mettere in discussione le tecnologie esistenti che le nazioni e le agenzie governative utilizzano per difendersi e sostenere le leggi".

Boston Dynamics e altri big del settore si impegnano a non costruire robot da guerra