Questo braccio robotico può essere controllato dalla mente senza impianti

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Esistono due modi attualmente per controllare un arto robotico: con un impianto cerebrale, attraverso un'operazione chirurgica, o grazie ad un dispositivo capace di captare le onde cerebrali all'esterno del cranio, un metodo meno invasivo ma meno preciso del primo.

Tuttavia, un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University (CMU), sta cercando di restringere il divario tra queste due scelte. Il team sembra aver creato infatti un braccio robotico capace di eseguire un movimento continuo e fluido, caratteristiche esclusive degli impianti celebrali.

In un articolo pubblicato mercoledì sulla rivista Science Robotics, i ricercatori hanno descritto la loro tecnologia come una combinazione di tecniche di sensing e machine learning, usata per creare un'interfaccia cervello-computer (BCI) capace di raggiungere i segnali profondi del cervello, indossando uno speciale cappuccio chiamato EEG.

Per testare la funzionalità del loro dispositivo, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di usare il braccio robotico per seguire un cursore mentre si spostava sullo schermo di un computer. Il dispositivo è riuscito a tracciare continuamente il cursore in tempo reale, senza alcuno scatto o rallentamento. Un primo ed entusiasmante esperimento per la creazione di un sistema BCI non invasivo.

Questa tecnologia, pensata maggiormente per le persone affette da disturbi del movimento o paralisi, potrebbe essere, in futuro, onnipresente e usata da tutta la popolazione, afferma Bin He, ricercatore della CMU.

"Nonostante le sfide tecniche, siamo pienamente impegnati a portare questa tecnologia sicura ed economica alle persone che possono trarne beneficio", ha poi dichiarato in un comunicato stampa. "Questo lavoro rappresenta un passo importante nelle interfacce non invasive tra cervello-computer, una tecnologia che un giorno potrebbe aiutare tutti, come gli smartphone".