Ancora brutte notizie per la Siberia: avvenuta un'altra potenziale fuoriuscita tossica

Ancora brutte notizie per la Siberia: avvenuta un'altra potenziale fuoriuscita tossica
INFORMAZIONI SCHEDA
di

All'inizio del mese scorso una società mineraria russa ha versato migliaia di tonnellate di gasolio in un fiume artico. Quella stessa compagnia, adesso, ha causato un altro importante evento inquinante in cui sono state riversate delle acque di scarico industriali nel fiume.

La compagnia, Nornickel, ha ammesso che i lavoratori di uno dei suoi impianti di lavorazione dei metalli hanno rilasciato acque reflue industriali che stavano per traboccare sul posto nella vicina tundra artica. La società ha sospeso questi dipendenti e ha avviato un'indagine interna. Greenpeace Russia, nel frattempo, ha dichiarato su Twitter che queste acque probabilmente contengono metalli pesanti, tensioattivi e acido solforoso.

Questa fuoriuscita "ha costituito una grave violazione dei protocolli operativi della fabbrica", secondo quanto dichiarato dalla compagnia. Tuttavia, Nornickel non è nuova ad eventi del genere: la fuoriuscita di gasolio all'inizio di giugno ha potenzialmente raggiunto il lago Pjasino, e gli esperti sono preoccupati che le acque reflue possano arrivare fin lì. Greenpeace ha riportato un "forte odore e alberi morti" vicino al punto in cui i tubi rilasciavano l'acqua.

Inoltre, un comitato investigativo russo ha avviato un procedimento penale questo mese contro i dipendenti dell'azienda per lo smaltimento improprio di acque reflue non trattate da giugno 2017 a luglio 2019. I danni ambientali causati dalla contaminazione di un fiume vicino e del suolo circostante ammontano a oltre 2 milioni di dollari, secondo il comitato.

Gli attivisti sono seriamente preoccupati e la continua distruzione dell'Artico da parte di Nornickel richiede un'azione seria da parte delle autorità competenti.