Bug nell'algoritmo di Facebook: promossi post contenenti nudità, violenza e fake news

Bug nell'algoritmo di Facebook: promossi post contenenti nudità, violenza e fake news
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Secondo un rapporto pubblicato da The Verge, un bug di Facebook ha permesso al social network di pubblicizzare post contenenti nudità, violenza e disinformazione. Il problema a quanto pare sarebbe stato risolto solo l’11 Marzo scorso, e sarebbe rimasto attivo per sei mesi.

Gli ingegneri di Facebook hanno identificato il bug come un “enorme errore di posizionamento” del News Feed, che ha distribuito e mostrato agli utenti post contenenti nudità, violenza ed informazioni fasulle piuttosto che nasconderle, come previsto dalla policy interna. Il colosso dei social network avrebbe anche indicizzato i post dei media statali russi nei primi giorni della guerra in Ucraina. Ricordiamo che Facebook è stato bloccato in Russia per aver “commesso almeno 26 atti di discriminazione contro i media statali”.

Il problema tecnico, alla radice del bug, sarebbe stato scovato per la prima volta nel 2019 ma non ha causato alcun problema fino al 2021, quando gli ingegneri lo hanno notato. La risoluzione completa però è avvenuta solo lo scorso mese.

In una dichiarazione resa a The Verge, il portavoce di Facebook Joe Osborne ha confermato il problema ed ha spiegato che la compagnia ha “rilevato delle incongruenze nel declassamento in cinque diverse occasioni. Gli ingegneri hanno rintracciato la causa del bug per applicare le correzioni necessarie. Il bug comunque non ha avuto un impatto significativo a lungo termine”.