I cambiamenti climatici potrebbero far prediligere alle zecche l'uomo, invece dei cani

I cambiamenti climatici potrebbero far prediligere alle zecche l'uomo, invece dei cani
di

All'incontro annuale dell'American Society of Tropical Medicine and Hygiene, alcuni esperti hanno riferito che il cambiamento climatico potrebbe far "migrare" le zecche dai cani agli esseri umani. Intorno ai 38 °C, infatti, questi parassiti sono più attratti da noi, che dai quadrupedi pelosi di cui solitamente si nutrono.

Precedenti ricerche avevano suggerito che le zecche sono più aggressive nei confronti delle persone quando fa caldo. Così, gli esperti hanno studiato due gruppi geneticamente distinti della specie Rhipicephalus sanguineus. Un lignaggio proveniva da una regione calda dell'Arizona, l'altro, invece, proveniva dall'Oklahoma e tollerava il clima più freddo e temperato.

Gli scienziati hanno confrontato il comportamento delle zecche a temperature ambiente di 23 °C e a 38 °C. In 10 prove separate a ciascuna temperatura, gli scienziati hanno dato alle zecche la possibilità di spostarsi verso un essere umano o un cane. A temperature più alta, le zecche tropicali adulte hanno mostrato una preferenza per l'uomo; la variazione di temperatura non ha avuto effetto verso le zecche abituate ai climi più temperati.

Come mai succede questo ai parassiti tropicali? "È possibile che i loro recettori chimici sui loro corpi si attivino in modo diverso alle alte temperature, ma non è ancora chiaro", aggiunge Laura Backus, ricercatrice presso l'Università della California, Davis School of Veterinary Medicine. Questo studio arriva perché negli ultimi due decenni, gli Stati Uniti hanno assistito a un costante aumento delle malattie trasmesse dalle zecche.

Questi parassiti sono responsabili della diffusioni di malattie come la "febbre delle Montagne Rocciose", che può essere letale se non si riceve un trattamento antibiotico entro 5 giorni.