Il cambiamento climatico causa fino al 76% delle morti per calore in estate

Il cambiamento climatico causa fino al 76% delle morti per calore in estate
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Non è una novità: il riscaldamento globale è una grave minaccia per la sopravvivenza di tutte le specie della terra e adesso, grazie ad una ricerca che ha esaminato i decessi dovuti al calore, o causati in parte da esso, tra il 1991 e il 2018 di 43 paesi, abbiamo la prima prova degli effetti diretti del fenomeno sulla nostra salute.

I ricercatori hanno scoperto che per il 37% di tutti i decessi causati dal calore vi è stato un enorme contributo causato dal cambiamento climatico, che ricordiamo ha fatto sbocciare in anticipo i famosi ciliegi in Giappone. Le percentuali di morti legale al caldo più alte sono state individuate nel Sud America e nel Sud-est asiatico.

Ecuador, Colombia, sono alcuni dei paesi in cui è stato raggiunto il 76%. Anche Santiago del Cile e New York hanno visto dati simili, con un aumento annuale di decessi legati al calore rispettivamente di 136 e 144 casi.

Il team di ricercatori ha ovviamente cercato di distinguere le morti legate al calore causate dal cambiamento climatico dagli altri fattori. Sono stati quindi esaminati scenari con condizioni meteorologiche di calore non causate dal cambiamento climatico antropogenico (quindi causato dall'uomo), in questo modo è stato possibile evincere l'impatto supplementare che la crisi climatica ha comportato.

"Sicuramente la percentuale di decessi legati al caldo continuerà a crescere se non facciamo qualcosa per contrastare il cambiamento climatico. Attualmente la temperatura globale media è aumentata di circa 1°C, possiamo solo immaginare cosa succederà se le emissioni continuano a crescere senza controllo" ha così scritto in un comunicato la dottoressa e principale autrice dello studio Ana M. Vicedo-Cabrera, dell'Università di Berna.

Il team riconosce che sebbene lo studio fornisca importanti spunti, ha dei limiti. I dati analizzati includevano soltanto un piccolo numero di paesi, inoltre i ricercatori avevano a disposizioni una quantità limitata di dati sulle grandi aree come l'Africa e l'Asia meridionale.

"Questo è il più grande studio di rilevamento e attribuzione degli attuali rischi per la salute causati dal cambiamento climatico" ha detto il professor Antonio Gasparrini della London School of Hygiene & Tropical Medicine, co-autore dello studio. "Il messaggio è chiaro: il cambiamento climatico non avrà solo impatti devastanti in futuro ma ogni continente sta già sperimentando le terribili conseguenze delle attività umane sul nostro pianeta. Bisogna agire adesso."

La situazione è molto pericolosa, come ha anche ricordato il segretario dell'ONU, è necessario che l'umanità si renda conto del rischio che sta correndo.