Il cambiamento climatico può ridurre gli accoppiamenti di questi uccelli

Il cambiamento climatico può ridurre gli accoppiamenti di questi uccelli
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I cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti ed è facile accorgersi di come le temperature siano mutate e di come le abitudini di vita degli animali stiano facendo i conti con questa situazione.

Ebbene, uno studio ha messo in relazione un evento, apparentemente, molto strano: con l’aumento delle temperature, una particolare specie europea di uccelli passa meno tempo ad accoppiarsi.

Lo studio è stato reso possibile dalla cooperazione di due università: la University of East Anglia (UEA) e University of Porto.

La specie che sono andate a studiare si chiama Tetrax tetrax (nome comune in Italia: Gallina Patraiola).

Questi animali possono arrivare intorno ai 42-45 cm di altezza ed un peso compreso tra gli 800 ed i 1000 gr.

Il maschio attrae la femmina con un corteggiamento molto preciso: per prima cosa si muove gonfiando il piumaggio del collo e del capo ed esegue dei salti sul posto dopo aver piegato le gambe per darsi lo slancio, quindi emettono dalla bocca un suono caratteristico, una specie di prrt, come uno sbuffo d’aria.

Il corteggiamento avviene tra Aprile e Maggio.

Osservando diciassette di questi esemplari durante l’arco della loro giornata (dalle cinque del mattino fino alle nove di sera circa), gli scienziati hanno notato che la temperatura gioca un ruolo fondamentale nella durata temporale che questi uccelli dedicano all’accoppiamento ed a tutti i rituali necessari.

Durante le giornate calde gli scienziati hanno registrato una diminuzione del tempo dedicato all’accoppiamento del dieci percento circa.

Questo perché l’animale passa più tempo a riposarsi ed a cercare riparo dal calore estremo. Una temperatura troppo calda, infatti, rende tutte le normali azioni dell’animale più “difficili” e questo è associato ad un maggiore dispendio di energie e quindi alla necessità, da parte del volatile, di passare più tempo a riposo.

Per “seguire” queste creature, dopo la momentanea cattura, è stato loro impiantato superficiamente un sensore GPS per geo localizzarle in natura.

Questa è probabilmente un’altra prova che il riscaldamento globale provoca diversi tipi di conseguenze, alcune anche impensabili fino a che non vengono scoperte e studiate.