La Camera approva l'emendamento che blocca i siti porno in Italia: ecco come funzionerà

La Camera approva l'emendamento che blocca i siti porno in Italia: ecco come funzionerà
di

La Camera dei Deputati ha dato il via libera al decreto giustizia che contiene anche l'emendamento Pillon sul blocco del porno in Italia. Tuttavia, un intervento di una deputata del Partito Democratico ha aperto a modifiche al funzionamento, nel tentativo di evitare che tale sistema entri in azione automaticamente.

Il senatore della Lega Pillon infatti aveva predisposto un sistema che attiva di default questo filtro anti-porno su tutti i dispositivi (smartphone, tablet e decoder), a meno che il titolare del contratto non lo richieda espressamente al provider.

Un ordine del giorno della deputata del PD Enza Bruno Bossio, approvato dalla Camera, prevede che il filtro venga attivato solo su richiesta degli utenti.

"A parte la finalità condivisibile di bloccare l’utilizzo di contenuti inappropriati per i minori, la norma è sostanzialmente inapplicabile perché questi filtri per i contenuti inappropriati dovrebbero essere preimpostati di default dall’operatore e non dal genitore" ha affermato l'onorevole, secondo cui "è chiaro che in questo modo i sistemi di controllo di accesso alle reti preimpostati e attivati rischiano di introdurre effetti restrittivi sulla libertà di accesso e sul principio della neutralità della rete, generando anche elementi di probabile illegittimità. Né si capisce come possa essere effettivamente implementata questa norma anche dal punto di vista tecnico".

L'ordine del giorno fa quindi in modo che sia l'Autorità Garante delle Comunicazioni ad occuparsi della procedura, a cui dovranno sottostare gli operatori.