Cancella l'abbonamento ad Amazon Prime, Alexa inizia ad insultarlo - Aggiornata

Cancella l'abbonamento ad Amazon Prime, Alexa inizia ad insultarlo - Aggiornata
di

L'episodio che ha protagonista Michael Slade è sicuramente degno di nota e merita menzione. Il ventinovenne infatti dopo aver cancellato il suo abbonamento ad Amazon Prime è stato ripetutamente insultato da Alexa tramite il suo Echo Dot.

Il tutto è avvenuto quando è tornato a casa ed ha chiesto all'assistente di mettere un pò di musica. Alexa, pur portando a termine il suo compito, gli ha risposto con una frase che l'ha lasciato senza parole: "certo testa di m***a, ecco la tua playlist su Amazon Music. Scusa, qualcosa è andato storto" (“Sure, here’s your playlist ****head on Amazon music. Sorry something went wrong").

Il gallese, parlando con il Sun ha affermato che il tutto è avvenuto dopo che ha provato a cancellare l'abbonamento Prime, ed ha specificato di non aver mai impostato alcuna playlist sul servizio di streaming musicale di Amazon.

Immediatamente si è rivolto al customer care della società americana, che gli ha inviato un buono regalo da 5 Sterline per scusarsi: "il team tecnico non poteva credere a ciò che stavo dicendo. Continuavano a scusarsi, ma non sapevano cosa fosse successo. Gli ho semplicemente chiesto di mettere un pò di musica, e non ho mai creato una playlist. In precedenza quando gli facevo richieste di questo tipo iniziava a riprodurre tracce sulla base dei miei gusti musicali".

Inizialmente si è detto "un pò infastidito dal buono regalo che mi hanno mandato: cinque sterline non sono sufficienti dopo un insulto. Tutto quello che volevo fare era cancellare il mio abbonamento Prime perchè non lo stavo sfruttando. Ma quando ho fatto la richiesta qualcosa deve essere andato storto. Anche se comunque ha continuato a chiamarmi Mike".

Aggiornamento 19:45 - Di seguito uno statement diffuso da Amazon: “I clienti possono personalizzare la loro esperienza con Alexa, incluso il nome di una playlist. Alexa non risponderebbe in quel modo senza una customizzazione da parte dell’utente.”