Il Canone Rai costerà di più si pagherà anche su smartphone e tablet? Facciamo il punto

Il Canone Rai costerà di più si pagherà anche su smartphone e tablet? Facciamo il punto
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Continuano a rimbalzare le dichiarazioni dell'ad di Rai sul Canone Rai. L'amministratore delegato ha parlato di un possibile aumento della tassa da 90 Euro ed ha proposto l'estensione anche a smartphone e tablet, ma qual è la situazione ad oggi?

In risposta all'audizione di Fuortes, sono arrivate le prime reazioni da parte dei partiti politici.

In quest'ottica si aggiunge la nota dei senatori Giorgia Maria Bergezio, Umberto Fusco e Simona Pergreffi, che all'indomani delle dichiarazioni di Fuortes hanno detto no a "benchè minima ipotesi di aumento del Canone Rai".

I senatori della commissione hanno anche respinto l'ipotesi di allargare la platea dei dispositivi compatibili a smartphone e tablet, che non essendo dotati di sintonizzatore per il digitale terrestre non rientrano tra quelli che obbligano a pagare il Canone Rai.

Critiche arrivano anche dalla FIEG, secondo cui "desta sorpresa e sconcerto la proposta dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes di eliminare la quota del canone assegnata annualmente al Fondo per l’editoria. Si tratta di risorse peraltro limitate, per l’esattezza 110 milioni di euro, a fronte di oltre 1,7 miliardi di finanziamento pubblico incassato dalla Rai che rappresenta una quantità di risorse senza uguali per gli altri operatori".

Di diverso avviso l'esecutivo dell'Usigrai, che condivide la visione dell'amministratore delegato.

Nessuna novità invece dal possibile addio in bolletta del Canone Rai.