Al Capone nascose una distilleria nella Carolina del Sud, ma adesso è stata trovata

Al Capone nascose una distilleria nella Carolina del Sud, ma adesso è stata trovata
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Una distilleria segreta nell'area dell'"Hell Hole Swamp" (Carolina del Sud) è stata riportata alla luce da un gruppo di ricercatori universitari dopo 100 anni. Seppur sepolti dal fango, è subito diventato chiaro in quale periodo quegli oggetti vennero usati: durante l'era del proibizionismo americano, da un noto affiliato del gangster Al Capone.

Il suo nome era Benjamin Villeponteaux, un noto contrabbandiere della zona. La ricostruzione della sua storia è molto poco definita, perché nell'ambito accademico statunitense non c'è ancora un particolare interesse nell'affrontare su più fronti uno dei periodi più sanguinosi della storia contemporanea americana.

L'unica cosa che conosciamo su quest'uomo è che nel 1926, secondo quanto riportato dai giornali dell'epoca, Villeponteaux venne ucciso, insieme ad altri due uomini, in un sanguinario scontro tra gang. Probabilmente i suoi assassini appartenevano ad un'altra famiglia di contrabbandieri, i McKnight.

Tuttavia, la ricercatrice Katherine Parker, insieme ad alcuni suoi colleghi dell'Università del Tennessee, non ha lasciato che questa visione del periodo proibizionista la offuscasse dal suo intento: cercare, attraverso i mezzi dell'archeologia, le antiche "fabbriche segrete" di produzione del celebre moonshine, mai intercettate dalle autorità dell'epoca.

La studiosa stessa ha spiegato come, in realtà, non sarebbe così difficile per gli interessati individuarle, perché hanno delle caratteristiche ben precise che le distinguono da altri elementi antropici tipici delle zone boschive, come le piccole aree di discarica.

Un esempio potrebbero essere i blocchi forati in calcestruzzo dove venivano mischiati tutti gli ingredienti necessari per produrre l'alcol. E' proprio da questi, dopotutto, che gli archeologi sono riusciti a datare l'epoca in cui la distilleria venne usata - proprio intorno agli anni '20 del Novecento.

Dopo la morte di colui che dirigeva tutta la struttura, afferma la ricercatrice Parker, è probabile che essa continuò ad essere usata per molti anni - anche quando le leggi proibizioniste vennero abolite definitivamente nel 1933.

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