I casi di covid-19 sono aumentati con l'arrivo dell'autunno? Ecco cosa dicono gli esperti

I casi di covid-19 sono aumentati con l'arrivo dell'autunno? Ecco cosa dicono gli esperti
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Il numero di casi da covid-19 è aumentato in tutta Europa. Sebbene siano sensibilmente diminuiti all'inizio dell'estate, pare che con l'avvento dell'autunno i casi siano aumentati a dismisura, come sta effettivamente succedendo in Italia. Quale fattore, dunque, potrebbe essere quello maggiormente scatenante?

Nelle stagioni più fredde le persone contraggono raffreddori e influenze, che è ben diversa dalla covid-19 (ed ecco com'è possibile identificarla), inoltre si trascorre più tempo in casa. Ammalandosi si starnutisce, si tossisce ed è più facile che i virus entrino in contatto con i familiari o gli amici. Si torna a scuola, soprattutto nelle università, si torna a lavoro e per arrivare in questi luoghi molte persone scelgono di viaggiare con i mezzi pubblici, piuttosto che in bici, chiaramente per non prendere freddo.

Secondo una teoria, le persone producono una quantità minore di vitamina D, rispetto all'estate, vista la scarsità di luce, questo rende il loro sistema immunitario più debole. Tutti questi studi hanno dimostrato che l'annuale aumento di influenze e raffreddori coincide esattamente con il periodo in cui la temperatura e l'umidità si abbassa.

Per gli esperti sembrerebbe giusto dire che lo stesso può accadere con il coronavirus covid-19. La covid-19, di cui non abbiamo ancora un vaccino, sembrerebbe non sopravvivere a lungo sulle superfici e a temperature alte, al contrario ad una temperatura di 4°C il virus potrebbe durare più di un mese, ma sappiamo molto altro su questa malattia.

I dati registrati dalla Nuova Zelanda hanno un po' sorpreso e confuso i ricercatori in quanto il paese ha contato un massimo di 2.000 pazienti affetti da covid-19 durante l'inverno. Probabilmente la Nuova Zelanda avrebbe avuto gli stessi contagiati in qualsiasi altro periodo, perché si è servita di un'ottima organizzazione sanitaria, al contrario dell'Africa, che certo non gode degli stessi vantaggi, la quale nello stesso periodo contava oltre 700.000 contagiati.

Le idee non sono ancora chiare, certamente i virus generici si mantengono più a lungo durante i periodi freddi ma bisogna tener conto di come la Nuova Zelanda sia riuscita a contenere la minaccia utilizzando le armi che abbiamo tutti a disposizione ma che a quanto pare non stiamo utilizzando al meglio: le distanze di sicurezza e le mascherine.