I casi che rivoluzionarono il ruolo delle lettere private

I casi che rivoluzionarono il ruolo delle lettere private
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Tra il XIV e il XVIII secolo le corrispondenze familiari o private divennero sempre più spesso di dominio pubblico. L'individualismo divenne un elemento caratteristico della società moderna e le cronache non risultavano più sufficienti per narrare gli eventi.

Vediamo, quindi, due degli episodi più simbolici che rappresentano perfettamente questo mutamento nel corso di tutto il Basso Medioevo e l'età moderna:

  • Il caso del mercante Ricciardi di Lucca

Per molto tempo strinse una forte relazione economica con la corona d'Inghilterra, tra il 1272 e il 1307. Al tempo, Edoardo I d'Inghilterra acquistava dai mercanti italiani principalmente beni di lusso e, con il loro sostegno, cercava di trasferire i debiti della corona verso la città di Roma al fine di pagare meno interessi. Tuttavia, Ricciardi aveva anche altre clienti importanti: il re di Francia, Filippo il Giusto, e il papa Bonifacio VIII - che intermediava per il mercante attraverso una serie di legati pontifici.

Quando nel 1294 scoppiò il conflitto tra Inghilterra e Francia, vi fu una stretta del credito che portò Ricciardi ad non avere più denaro sufficiente per provvedere alle esigenze dei suoi clienti. Soprattutto, non riuscì a finanziare la guerra di Edoardo I, perdendo il monopolio sui commerci inglesi.

Durante questo repentino succedersi di eventi che portò la sua azienda a cadere in bancarotta, Ricciardi scrisse in tutto 16 lettere dove manifestò il suo dissenso in merito alla guerra e tutto quello che gli stava accadendo.

La raccolta di queste epistole venne venne pubblicata dalla commissione arbitrale eletta dalla città di Lucca, il cui compito era quello di revisionare i bilanci dell'azienda. Tuttavia, la pubblicazione fu fatale per il futuro di Ricciardi, segnandone definitivamente il destino di tutta l'azienda.

  • Il rapporto epistolare tra Madame de Sévigné (1626-1696) e la figlia Françoise Marguerite.

La figlia si era trasferita alla corte imperiale di Luigi XIV dopo aver sposato Monsieur de Grignan, il vice-governatore del re.

Le due intrattennero questo rapporto a distanza per 25 anni e la giovane ragazza le racconto degli episodi più importanti che caratterizzarono la corte francese: il suicidio di Vatel, il pasticcere di corte; il scandaloso matrimonio di Anna Maria Luisa d'Orléans, nota come La Grande Mademoiselle.

La madre, accorgendosi del suo talento letterario, cominciò a prendere le lettere come un esercizio di stile e a passare le sue bozze ad amici e familiari. Gradualmente tutto l'insieme di epistole venne raccolto in una prima edizione, pubblicata nel 1725.

Alla morte della marchesa, vennero pubblicate due edizioni postume dove alcuni dettagli vennero censurati o modificati al fine di rendere una raccolta epistolare tra madre e figlia una vera e propria opera. Marcel Proust stesso prenderà l'opera di Madame de Sévigné come base per scrivere "Alla ricerca del tempo perduto".

Queste pubblicazioni hanno permesso a molti storici di apprendere elementi fondamentali riguardo il funzionamento sia della società bassomedievale sia moderna.

Ricciardi di Lucca e le sue lettere hanno mostrato quali fossero le materie principali che i sovrani richiedevano dai mercati di lusso italiani, quali rapporti uno dei papa più discussi della storia aveva con i commerci e le potenze europee o come le piccole aziende bassomedievali funzionassero.

Dall'altra parte Madame de Sévigné ci mostra come la letteratura femminile del Settecento stava cominciando ad avere un certo seguito nella società acculturata francese, ma allo stesso tempo vengono narrate le dinamiche all'interno di una delle corti più importanti della storia europea, quella del Re Sole.