Caso Tiziana Cantone, il garante scrive a Google e Yahoo

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La vicenda di Tiziana Cantone, la ragazza vittima di recente porn che l’hanno portata al suicidio lo scorso 13 Settembre a Mugnano, è stata ripresa dalle principali testate del nostro paese. Tuttavia, nonostante ciò, il filmato della 31enne continua ad essere indicizzato su Google e Yahoo.

E’ per questo che, nella giornata di ieri, il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha chiesto ai due motori di ricerca in questione, chiarimenti sul motivo per cui sulle loro pagine risultano ancora indicizzati immagini e video pornografici di Tiziana Cantone.
Il Garante ha chiesto a Yahoo e Google, e nella fattispecie alle rispettive società che controllano i motori di ricerca, di indicare i sistemi utilizzati e che intendono utilizzare per deindicizzare le pagine che continuano a pubblicare, illegittimamente, immagini e filmati riconducibili a Tiziana Cantone.