Una causa legale potrebbe compromettere il mercato dell'elettronica di consumo

Una causa legale potrebbe compromettere il mercato dell'elettronica di consumo
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GlobalFoundries (GF) ha intentato un’azione legale contro la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il più grande produttore di semiconduttori al mondo, sostenendo che i processori del colosso taiwanese violano i brevetti detenuti negli Stati Uniti e in Germania.

La causa, tra le altre cose, mira a bloccare le importazioni dei chip incriminati, molti dei quali sono parte integrante degli iPhone e degli iPad di Apple, degli smartphone Google Pixel e delle GPU Nvidia.

La battaglia legale è ancora nelle fasi iniziali. Tuttavia, se i tribunali decidessero in favore di GlobalFoundries, l’impatto sul business globale della tecnologia sarebbe enorme: Asus, Broadcom, Cisco, HiSense, Lenovo, MediaTek, Motorola, OnePlus, Qualcomm e TCL si affidano ai chip di TSCM.

Nello specifico GlobalFoundries afferma che TSMC sta violando 16 brevetti, 13 detenuti negli Stati Uniti e 3 in Germania. La società, al contrario di TSMC, non è particolarmente coinvolta nel mercato dell’elettronica di consumo: fornisce alcuni chip ad AMD, che per il momento non è inclusa tra le aziende prese di mira, nonostante una parte di produzione sia affidata a TSMC.

“Queste azioni legali hanno lo scopo di proteggere gli investimenti e l’innovazione degli Stati Uniti e dell’Europa”, ha dichiarato Gregg Bartlett di GF. “Per anni abbiamo dedicato miliardi di dollari alla ricerca e allo sviluppo nazionale e TSMC ha raccolto illecitamente i benefici dei nostri sforzi. Questa azione è fondamentale per fermare l’uso illecito dei nostri beni e per salvaguardare l’industria americana ed Europea” ha terminato.

Insomma, se la causa si risolvesse in favore di GlobalFoundries le conseguenze potrebbero essere enormi. Molti dei colossi dell’elettronica di consumo sono coinvolti direttamente o indirettamente. Dopo la minaccia di imporre dazi da parte di Donald Trump, potrebbe essere un altro duro colpo per i mercati.