CD e vinili tornano popolari quanto i download digitali

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Di quella che abbiamo definito rivoluzione vintage abbiamo a lungo parlato su queste pagine. E' innegabile infatti che negli ultimi mesi la popolarità di CD e vinili sia cresciuta esponenzialmente, in controtendenza rispetto al settore, che punta sempre più sul digitale s le piattaforme di streaming.

Secondo gli ultimi dati, però, ci sarebbe stata un'inversione di tendenza a tutti gli effetti clamorosa, perchè le vendite di download digitali sono diminuite così tanto che sono ora inferiori rispetto a quelle di CD, vinili ed altri supporti fisici, i quali dal 2011 in poi erano quasi scomparsi.

Le statistiche sono state pubblicate dal rapporto di fine anno pubblicato dalla RIAA, e mostrano che i download digitali sono scesi a 1,3 miliardi di Dollari lo scorso anno, mentre i media fisici, pur in calo, si attestano ad 1,5 miliardi di Dollari.

Ovviamente, l'industria dello streaming continua a detenere la supremazia. Nel 2016, aveva fatto registrare un'inversione di tendenza generando per la prima volta in assoluto più della metà delle entrati dallo streaming, con una crescita che è continuata anche nel 2017. L'anno scorso quasi due terzi dei ricavi, oltre 5,7 miliardi di Dollari, provenivano dallo streaming, in aumento dld 43 per cento rispetto all'anno precedente.

Ciò è dovuto alla crescente popolarità di servizi come Spotify ed Apple Music. Ma a quanto pare ci sarebbe una nuova categoria in rapida crescita nel comparto dello streaming. Si chiamano "abbonamenti a livelli limitati" ed essenzialmente sono servizi di streaming in abbonamento con una sorta di vincolo principale. Ad esempio, Amazon vende un abbonamento musicale limitato a 4 Dollari al mese che però funziona solo su Echo.

Nel 2017, tale categoria ha rappresentato il 14 per cento del mercato degli abbonamenti, rispetto all'11 per cento del 2016. La crescita annua è del 125 per cento in termini di fatturato, che è passato da 263 a 592 milioni di Dollari, addirittura superiore a quello del vinile. Si tratta di un segmento in continua crescita, che potrebbe riservare non poche sorprese nei prossimi anni.

Negli USA gli abbonati a pagamento sono aumentati del 55 per cento rispetto allo scorso anno, mentre le entrate di abbonamenti free supportati da pubblicità (come Spotify) sono cresciute del 35 per cento.