Cellule e carne sviluppati in laboratorio? Sì ma con i campi magnetici

Cellule e carne sviluppati in laboratorio? Sì ma con i campi magnetici
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Alcuni scienziati della National University of Singapore (NUS) hanno scoperto un metodo innovativo per coltivare tessuti "sintetici" a base cellulare, sviluppando le cellule animali con un magnete. Questa tecnica, più pulita sicura ed economica, semplifica il processo di produzione riducendo la dipendenza dai prodotti animali. Sarà il futuro?

D'altronde, la carne prodotta in laboratorio è già nota per essere un'alternativa all'allevamento tradizionale con vantaggi come la riduzione dell'impronta di carbonio ed il rischio di trasmissione di malattie tra gli stessi animali.

Tuttavia, l'attuale metodo di produzione della carne in coltura prevede l'utilizzo di altri prodotti di derivazione animale o di farmaci per stimolarne la crescita, vanificandone ampiamente lo scopo.

Infatti, per coltivare carne a base cellulare e per aiutarla a crescere e proliferare, le cellule vengono alimentate con del siero animale, solitamente siero fetale bovino (FBS), che è una miscela raccolta dal sangue dei feti provenienti da vacche gravide macellate nelle industrie lattiero-casearie. Un passaggio crudele e costoso.

Per cercare di trovare un'altro sistema, un team di ricerca multidisciplinare guidato dal Prof. Alfredo Franco-Obregón, della "NUS Institute for Health Innovation & Technology" e della "NUS Yong Loo Lin School of Medicine", ha studiato un metodo non convenzionale per utilizzare gli impulsi magnetici come stimolanti della crescita della carne a base cellulare.

La tecnica, infatti, utilizza un campo magnetico pulsato e specificatamente sintonizzato, sviluppato dal team per coltivare cellule staminali miogeniche, presenti nel muscolo scheletrico e nel tessuto del midollo osseo.

"In risposta ad una breve esposizione ai campi magnetici, di soli 10 minuti, le cellule rilasciano tantissime molecole con proprietà rigenerative, metaboliche, antinfiammatorie e di potenziamento dell'immunità", ha affermato il Prof. Franco-Obregón.

"Queste sostanze sono importantissime. Fanno parte di ciò che è noto come il "secretoma" muscolare e sono necessari per la crescita, la sopravvivenza e lo sviluppo delle cellule nei tessuti", ha aggiunto.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Biomaterials, potranno essere utilizzati anche per le applicazioni nella medicina rigenerativa, poiché i secretomi raccolti potranno potenzialmente aiutare a curare le cellule danneggiate, accelerando il recupero di un paziente.

Rimanendo in tema, sapete come viene prodotta la carne in laboratorio? Sarà davvero la carne coltivata quella del futuro?

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