Il CEO di Google è sicuro: l'evoluzione dell'IA è più importante della scoperta del fuoco

Il CEO di Google è sicuro: l'evoluzione dell'IA è più importante della scoperta del fuoco
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Nel corso di un’intervista tra Amol Rajan di BBC e il CEO di Google Sundar Pichai, quest’ultimo ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto importanti riguardo al futuro dell’intelligenza artificiale: secondo lui, tale strumento è destinato a diventare più importante dell’invenzione dell’elettricità, di Internet e persino della scoperta del fuoco.

L’intervista integrale potrete recuperarla integralmente, se di vostro interesse, tramite il link presente in calce all’articolo, ma noi per questa occasione riprenderemo alcune parti chiave. A proposito dell’IA, Sundar Pichai ha esordito esprimendo la sua ammirazione nei suoi confronti: sebbene la tecnologia sia ancora effettivamente nella “fase iniziale” del suo sviluppo, data la sua profondità, complessità e versatilità è destinata a essere utilizzata in moltissimi ambiti con utilizzi estremamente diversi tra loro.

Per Pichai, l’IA avrà un ruolo fondamentale in ogni aspetto della nostra vita: “Sapete, che si tratti di assistenza sanitaria, istruzione, del modo in cui produciamo le cose e consumiamo le informazioni. E quindi la vedo come una tecnologia abilitante molto profonda. Sai, se pensi al fuoco, all'elettricità o a Internet, è così, ma penso che sia ancora più profondo”.

Una cosa dev’essere però ben chiara: oltre alla competitività tra aziende e anche governi per l’accesso a funzionalità sempre più innovative e sistemi IA sempre più potenti, l’obiettivo di tutti deve essere obbligatoriamente quello di rendere lo strumento a servizio della società per trarre esclusivamente benefici. A Pichai non manca un certo ottimismo: “E così, per risolvere veramente, sai, la pacifica convivenza con l'IA, avresti di nuovo bisogno nel tempo di strutture e costrutti globali. E tutti saranno colpiti allo stesso modo, proprio come per il clima. E penso che sia ciò che unirà le persone. […] Niente è scontato. Dobbiamo arrivarci, ma penso che quando il mondo diventa più prospero, quando c'è crescita economica, tutti alla fine vogliono la stessa cosa. […] In una certa misura le persone vogliono fare del bene, vogliono la pace. E così, sai, costruisci su quegli ideali e connetti il mondo intero”.

Non è la prima volta che l’Amministratore Delegato di Google si esprime in questo modo a proposito dell’IA, ma rimane comunque un pensiero interessante relativamente al futuro dell’intelligenza artificiale e, in realtà, dell’umanità stessa.

Restando nel tema Google, la società sta affrontando una maxi causa intentata da Donald Trump; o ancora, gli sviluppatori di Big G potrebbero lavorare in futuro su un chip proprietario con Samsung e AMD.