CEO Ripple su Bitcoin: "è controllato dalla Cina. Quattro miner gestiscono il 50%"

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Brad Garlinghouse, il CEO di Ripple, ha espresso, durante una recente intervista, la sua visione in merito al Bitcoin, dimostrandosi "preoccupato" della piega che sta prendendo il mercato.

In particolare, il CEO di Ripple non le ha di certo mandate a dire ai microfoni di TheStreet: "Un certo numero di personaggi di spicco, tra cui Steve Wozniak, hanno detto di ritenere possibile un mondo in cui Bitcoin sarà la valuta principale. Penso che sia assurdo. Penso che nessuna importante economia lo permetterà, non ha senso".

Garlinghouse ha poi aggiunto: "Ti racconterò un'altra storia sottovalutata, ma che merita attenzione. Il Bitcoin è controllato dalla Cina, ci sono quattro miner cinesi che gestiscono oltre il 50% di Bitcoin. [...] Come facciamo a sapere che la Cina non interverrà? Quanti paesi vogliono usare una valuta controllata dalla Cina? Non accadrà mai". Non è mancata anche una frecciatina ironica, con il CEO di Ripple che ha dichiarato: "Non sono un consulente finanziario - ignora tutto ciò che ho appena detto!".

Non è la prima volta che Garlinghouse si esprime pubblicamente in merito a Bitcoin & Co. Infatti, qualche mese fa aveva dichiarato che, secondo lui, la maggior parte delle criptovalute finirà per perdere tutto il suo valore.

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