Si stanno cercando le vittime di un massacro a Singapore della Seconda Guerra Mondiale

Si stanno cercando le vittime di un massacro a Singapore della Seconda Guerra Mondiale
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Un team di ricercatori ha avviato una spedizione archeologica presso l'area in cui sorge l'Alexandra Hospital, a Singapore, perché lì potrebbe trovarsi una fossa comune con le 200 vittime di un massacro avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale per volere delle truppe giapponesi.

In pieno secondo conflitto mondiale, Singapore non era ancora un'entità indipendente, ma faceva parte della Malesia Britannica, cioè quel gruppo di stati della penisola malese che entrarono a far parte dell'Impero del Regno Unito tra il XVIII e il XX secolo.

L'Alexandra Hospital era, all'epoca, uno dei più noti ospedali militari inglesi su suolo dell'odierna città-stato asiatica ed era guidato da reparti medici ufficiali dell'esercito britannico, i Royal Army Medical Corps.

Come ci insegna la storia, tra l'8 dicembre del 1941 e il 31 gennaio del 1942, nella colonia britannica ebbe luogo la campagna di Malesia, che contrassegnò una delle più umilianti sconfitte del Regno Unito in ambito bellico.

I due grandi poli imperiali, quello britannico e quello nipponico, diedero il via ad una serie di operazioni militari per ostacolare l'invasione delle truppe giapponesi sul suolo malese. Ovviamente, nel bel mezzo del caos, Singapore non poté rimanerne fuori.

Nella battaglia conclusiva della campagna, tenuta proprio nell'odierna città-stato subito dopo l'attacco giapponese alla base navale americana di Pearl Harbor, gli inglesi non riuscirono a fermare l'avanzata offensiva giapponese, facendo degenerare il tutto in una totale tragedia - definita tale persino da Winston Churchill.

Il 14 febbraio del 1942, il giorno prima della resa britannica, l'Alexandra Hospital iniziò ad essere riempito di feriti del fronte inglese e, teoricamente, non doveva essere colpito dalle truppe nipponiche perché erano state alzate le bandiere bianche e l'area era stata contrassegnata da croci rosse.

Tuttavia, i giapponesi attaccarono lo stesso, penetrando tra i giardini e le mura dell'edificio e uccidendo sommariamente più di 200 persone, tra personale e pazienti, a colpi di baionetta.

Non si sa di preciso dove vennero sepolte le vittime. Molti studiosi concordano nel dire che vennero posti in una fossa comune al di fuori dell'ospedale, ma non è certo. Per questo, nel dicembre del 2020, il governo di Singapore ha deciso di dare il via ad una serie di ricerche col georadar per cercare di individuare la presenza dei resti.

La speranza è quella di trovare le vittime del massacro e porre finalmente un punto all'ennesimo tragico episodio della Seconda Guerra Mondiale in Asia. Tuttavia, non è chiaro cosa potrebbero trovare gli studiosi sottoterra. Nel caso peggiore, si potrebbero comunque ricavare dati interessanti sull'attività di questo luogo storico.

Si stanno cercando le vittime di un massacro a Singapore della Seconda Guerra Mondiale