Il cervello di questi indigeni invecchia il 70% più lentamente del nostro: ecco perché

Il cervello di questi indigeni invecchia il 70% più lentamente del nostro: ecco perché
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Un gruppo indigeno amazzonico noto come Tsimane sperimenta un'atrofia cerebrale significativamente inferiore rispetto agli americani e agli europei. Gli autori dello studio - pubblicato sul The Journals of Gerontology - ritengono che lo stile di vita e la dieta ricca di fibre degli Tsimane siano le cause primarie di questo incredibile risultato.

Non solo: questo gruppo di indigeni è noto per la loro salute cardiovascolare, con uno studio del 2017 che indica che l'85% non ha accumulo di calcio nelle arterie, il che significa che il loro rischio di malattie cardiache è praticamente zero. Gli Tsimane (un gruppo di 17.000 persone) abitano un'area isolata dell'Amazzonia boliviana e hanno poco o nessun accesso alla medicina moderna o all'assistenza sanitaria.

Le loro principali attività sono la caccia, l'agricoltura e la pesca, mentre seguono una dieta ricca di verdure e carne magra. Una differenza sostanziale in confronto alle popolazioni occidentali (come europei e americani) che in genere vivono una vita più sedentaria e consumano una dieta ricca di zuccheri, grassi e alimenti trasformati.

I ricercatori hanno calcolato il volume del cervello di 746 persone del gruppo indigeno, di età compresa tra i 40 e i 94 anni, utilizzando questi dati per esaminare la velocità con cui il cervello di Tsimane si restringe con l'età. Hanno poi confrontato questi dati con quelle del volume cerebrale legate all'età di persone della Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti.

Secondo quanto risulta dallo studio, la materia grigia del gruppo aborigeno invecchia il 70% più lentamente rispetto alle loro controparti occidentali. "Questi risultati suggeriscono che l'atrofia cerebrale può essere rallentata sostanzialmente dagli stessi fattori di stile di vita associati a un rischio molto basso di malattie cardiache", ha spiegato infine l'autore dello studio, Andrei Irimia.