Il CES mette al bando le standiste "sexy", ma permetterà gli espositori di sex toys

Il CES mette al bando le standiste 'sexy', ma permetterà gli espositori di sex toys
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Gli organizzatori del CES di Las Vegas, uno dei più importanti eventi del mondo tech, hanno comunicato le nuove regole per l'edizione del 2020. Basta standiste scoperte e ammiccanti, umiliano le donne. In compenso, dopo il caso dell'anno scorso, in via sperimentale saranno ammessi gli espositori di sex toys.

L'anno scorso la compagnia specializzata in sex toys hi-tech Lora DiCarlo aveva vinto un premio all'innovazione, poi il riconoscimento era stato revocato senza grosse spiegazioni. Dopo numerosi pressioni, e diverse settimane di interventi da parte degli insider del settore e delle riviste specializzate, la CTA decise di riassegnare il premio all'azienda a distanza di diversi mesi, scusandosi per l'incidente.

"Il CTA è impegnato in una continua evoluzione, nel tentativo di creare con il CES un'esperienza che sia inclusiva e aperta a tutti", ha spiegato Karen Chupka in un comunicato stampa. "Abbiamo lavorato con diversi consulenti e partner esterni per migliorare le policy del CES".

Dentro i sex toys, ma la fiera dice addio alle standiste sexy — o, per meglio dire, vestite in modo svilente.

Le nuove regole vietano agli espositori di far indossare al loro personale vestiti provocanti ("sexually revealing" o che possano venire interpretati come degradanti. Sotto il mirino i vestiti che "rivelano troppa pelle", o eccessivamente aderenti.

Fine di un'era e di una filosofia che, piaccia o meno, al momento forse ancora sopravvive solamente nelle fiere asiatiche.