Chang'e 5 ha lanciato in orbita i suoi campioni, sperando in un rendez-vous di successo
La sonda cinese Chang'e 5, allunata sul nostro satellite due giorni fa, ha lavorato egregiamente nella sua raccolta di campioni lunari e nella giornata di ieri il materiale è stato anche immesso in orbita grazie al modulo di ascesa in dotazione.
Questo modulo, che si trovava in cima al lander Chang'e 5, è decollato dall'Oceanus Procellarum - catturando delle immagini spettacolari - alle ore 16:10 di giovedì 03 dicembre (fuso orario italiano), portando con sé i campioni lunari così preziosi. Sei minuti dopo, la navicella spaziale in ascesa ha raggiunto l'orbita lunare, segnando un'enorme pietra miliare nella missione Chang'e 5 per restituire i campioni lunari sulla Terra.
Ora che tutto sembra nominale, il prossimo passo sarà la manovra di rendez-vous con l'orbiter rimasto in volo (e che conserva il modulo di rientro che poi viaggerà sino a noi). Ovviamente, l'incontro con l'orbiter Chang'e 5 avverrà mentre sta ancora girando intorno alla Luna, sincronizzando le orbite, diminuendo pian piano distanza e velocità relativa fin a quando non avverrà il "docking".
L'intera manovra è già stata pianificata e avverrà in modo automatico a causa della distanza di 380.000 km che divide la sonda e il controllo missione cinese, che comporterebbe oltre un secondo di ritardo negli input da Terra. Se tutto andrà come previsto l'avvicinamento dei due veicoli spaziali inizierà nella giornata del 05 dicembre.
Dopo l'aggancio non rimarrà che ritornare a casa, ma Chang'e 5 non potrà farlo subito: anche se tutto avvenisse in maniera perfetta la sonda dovrà aspettare per diversi giorni il momento favorevole per la finestra di rientro. Il rientro finale, comunque, è previsto entro il 17 dicembre.
Poiché i veicoli spaziali di ritorno dalla Luna viaggiano più velocemente di quelli che rientrano dall'orbita terrestre bassa (come i veicoli di ritorno dalla ISS per esempio), il modulo di rientro di Chang'e 5 rimbalzerà sull'atmosfera una volta al fine di diminuire sensibilmente la velocità e permettere l'atterraggio nel luogo designato, ovvero nella Bandiera di Dorbod, nella Mongolia Interna ("bandiera" è il nome con cui si identificano le Contee della Mongolia).
In calce alla news trovate la foto scattata stesso dal lander di Chang'e 5 mentre il modulo di ascesa si solleva dalla superficie, partendo dal sito del "Mons Rumker" dell'Oceanus Procellarum.
FONTE: Space.com
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