ChatGPT non risponde alle domande su Donald Trump: nemmeno gli sviluppatori sanno perchè

ChatGPT non risponde alle domande su Donald Trump: nemmeno gli sviluppatori sanno perchè
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Nemmeno i creatori di ChatGPT riescono a spiegarsi il motivo per cui il chatbot più popolare del momento si rifiuta di rispondere ad alcune domande, incluse alcune sull’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

La questione è diventata virale dopo un tweet pubblicato negli scorsi giorni in cui un utente mostrava due screenshot contenenti due input identici. Nel primo, a ChatGPT veniva chiesto di scrivere un “poema sugli attributi positivi di Donald Trump”, nel secondo “un poema sugli attribuiti positivi di Joe Biden”.

La differenza sta nelle risposte, perchè ChatGPT si è rifiutata di parlare dell’ex inquilino della Casa Bianca adducendo al fatto che “non sono programmato per produrre contenuti politici ma solo conversazioni neutrali e basate su fatti”.

Il tweet è diventato rapidamente virale ed è stato visualizzato 29 milioni di volte, anche dal cofondatore di OpenAI Elon Musk che ha risposto dicendosi preoccupato.

Le ragioni di questo “buco” non sono note: in molti osservano che potrebbe trattarsi di problema legato all’addestramento del modello neurale su cui si basa ChatGPT: dal momento che sul web sono presenti molti articoli ed opinioni contrastanti sul ruolo di Trump, l’IA potrebbe aver scelto di tenersi alla larga da questo argomento. In alternativa, l’IA potrebbe non aver ancora ricevuto abbastanza informazioni per poter rispondere alla domanda.

Il redattore di Semafor che ha scritto l’articolo ha spiegato che “mi è stato detto che non c’è mai stata alcuna limitazione o regola imposta da OpenAI per evitare specificamente discussioni su Trump”.

Nel frattempo, a proposito di politica, qualche giorno fa abbiamo riportato la notizia che il Presidente di Israele ha letto un discorso scritto in parte da ChatGPT.