ChatGPT potenziato su Bing è già basato su GPT-4, mentre Google apre PaLM

ChatGPT potenziato su Bing è già basato su GPT-4, mentre Google apre PaLM
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In seguito all'aumento delle sessioni giornaliere di ChatGPT su Bing, si torna a fare riferimento al popolare chatbot. Microsoft ha infatti svelato una sorpresa, ovvero che la sua soluzione IA è già basata sul nuovo GPT-4. Sì, avete capito bene.

Come riportato da The Verge, nonché come confermato ufficialmente da Jordi Ribas di Microsoft su Twitter, la società di Redmond ha reso noto che il chatbot legato a Bing, che un buon numero di utenti può già mettere alla prova, fonda le sue radici proprio in GPT-4. Il tutto è stato confermato anche mediante il blog ufficiale di Bing.

Insomma, Microsoft ha fatto una sorpresa agli utenti. In ogni caso, l'azienda ha spiegato che quella a disposizione delle persone selezionate dalla waitlist è una "versione personalizzata per le ricerche" di GPT-4, quindi si fa comunque riferimento a una prima implementazione del tutto. Tuttavia, risulta di fatto già possibile mettere alla prova le risposte testuali del chatbot.

Ricordiamo che OpenAI ha appena lanciato GPT-4, mettendolo però a disposizione, tra l'altro in modo limitato, solamente degli utenti ChatGPT Plus (ergo a pagamento). Il fatto che Microsoft permetta invece a tutti di provare il nuovo Bing basato su GPT-4 estende ulteriormente il bacino d'utenza. Va però detto che la novità principale di GPT-4, al netto del salto in avanti in termini di affidabilità delle risposte testuali, è la possibilità di prendere in input anche immagini, cosa che però per ora non risulta disponibile con Bing (non c'è infatti alcuna opzione per caricare le immagini da far "valutare" poi testualmente all'IA). Se volete per il resto approfondire GPT-4 in sé, potreste voler dare un'occhiata alla live streaming del canale YouTube OpenAI (in corso al momento in cui scriviamo).

In ogni caso, le IA stanno facendo sempre più passi in avanti, considerando anche il fatto che in poche ore sono arrivate, al netto degli annunci già citati, anche l'apertura del tool OpenAI Evals (così da valutare le performance dei modelli di intelligenza artificiale in crowdsourcing) e l'apertura di Google PaLM (il modello di linguaggio IA di BigG è ora accessibile tramite API, in modo che aziende e sviluppatori possano accedervi e creare chatbot personalizzati e così via). Inoltre, Google sta portando l'IA in Gmail e altri servizi.