Chi erano i Celti? Ecco 4 aspetti da conoscere su quest'affascinante cultura

Chi erano i Celti? Ecco 4 aspetti da conoscere su quest'affascinante cultura
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L'immagine che abbiamo oggi dei Celti non è del tutto definita. Spesso crediamo che siano state solo alcune popolazioni della lontana Scozia o dell'Irlanda. In realtà, i popoli di origine celtica si diramarono per tutta l'Europa centrale, costruendo una propria complessa società ed entrando a pieno diritto nella storia antica del nostro continente.

Per questo è importante conoscerne alcuni tratti, che oggi (e in futuro) proveremo a mostrarvi, al fine di coinvolgervi nella loro affascinante cultura.

  • I Celti furono il più grande insieme di popoli in tutt'Europa

Come accennato prima, i Celti non si stabilirono solo nelle isole britanniche. Molti gruppi scelsero di spostarsi in tutto il continente europeo. Dal bacino del Danubio, per passare attraverso la penisola iberica ed italica, fino ad arrivare a quella anatolica.

Il nome "Celti", infatti, venne creato dai greci. Essi furono i primi, intorno al 540 a.C., ad entrare in contatto con i cosiddetti "Keltoi", nelle odierne coste meridionali della Francia.

  • L'uomo celtico era visto come un barbaro guerriero

Noi non abbiamo testimonianze scritte e dirette di queste popolazioni. Tutto ciò che sappiamo proviene dalle fonti di quei popoli con cui andarono a scontrarsi, cioè i greci e i romani.

In Grecia, per esempio, molte fonti parlano dei Celti come uomini selvaggi, amanti dell'alcol e della guerra.

Anche per i romani il rapporto con i Celti, o meglio i "Galli", non era tra i migliori. La figura più emblematica che rese lo scontro tra questi due popoli inevitabile e duraturo nel corso dei secoli fu quella del temibile condottiere Brenno, colui che compì uno dei primi brutali sacchi di Roma, quello del 390 a.C.

Era proprio questo loro essere violenti, "non civilizzati", uno degli elementi che avrebbero spinto Giulio Cesare a giustificare l'annessione di molti popoli celtici, tra la penisola iberica e l'attuale Francia, sotto i domini di Roma.

  • Dallo studio delle sepolture, si è riusciti ad identificare alcune loro tradizioni

Al contrario dell'immagine negativa dataci dagli storici greco-romani, i Celti tutto erano tranne che una società non "civilizzata". Sulla base di diverse scoperte archeologiche condotte negli ultimi decenni, si è scoperto, soprattutto grazie ai reperti funerari, la complessità della cultura celtica e delle sue tradizioni.

Per esempio, quello che i greci definivano "amore ossessivo per l'alcol", si è dimostrato per quello che era realmente, grazie ai particolarissimi calici trovati nelle tombe di alcuni membri dell'antica élite tribale - soprattutto nell'area tedesca. Il bere era un atto sociopolitico per stringere alleanze interne ed esterne.

  • Le figure del druido e del bardo, gli uomini che conservavano tradizioni e leggi

La storica Bettina Arnold ha usato una parola molto adatta per descrivere i Celti: allitterati. L'assenza di fonti scritte dirette di questi popoli si deve ad una volontà precisa di non trascrivere in forma scritta storie, miti, leggi o riti sacri, al fine di salvaguardare la loro autenticità solo all'interno delle tribù.

Gli unici che potevano conservare la conoscenza di tutta la cultura erano i druidi e i bardi. I primi potevano viaggiare, stringere accordi politici, applicare la legge non scritta ed esercitare il potere religioso. I secondi, invece, omaggiavano la tradizione oralmente, viaggiando da popolo a popolo e costruendo un'identità culturale celtica in tutto il continente europeo.