Chi è più felice: i genitori o chi non ha figli? Neuroscienziato lo spiega

Chi è più felice: i genitori o chi non ha figli? Neuroscienziato lo spiega
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Qualche decennio fa avere dei figli era importante, quasi un obbligo. Oggi, invece, questo pensiero non è più dominante come un tempo e non è raro vedere una coppia che decide volontariamente di non avere figli. Certo, la maggioranza predilige ancora l'idea di avere dei figli, ma il pensiero opposto sta prendendo sempre più piede.

Senza alcun dubbio avere dei pargoli è una gioia immensa per un uomo e una donna che decidono di averli. Tuttavia, chi è più felice tra quelli che hanno figli e chi decide di non averli? Ovviamente si tratta di un discorso molto complicato e non per nulla banale o scontato, ma il neuroscienziato Dean Burnett cerca di spiegarcelo. Le fasi iniziali della nascita di un bimbo, per la madre, sono molto probabilmente le più intense mai provate.

Questo perché il cervello di una neo-mamma produce molta ossitocina, l'"ormone dell'amore", che amplifica i legami emotivi e fa provare più piacere con le connessioni interpersonali. Quindi, è facile affermare che le emozioni che si provano dopo aver avuto figli saranno molto più intense di quelle che molto probabilmente si proveranno senza di loro.

Ovviamente questo vale anche per i neo-papà, perché sostanzialmente i nostri cervelli sono programmati per rispondere positivamente ai bambini. Così come potrete immaginare, però, questo intenso legame - ovviamente ormoni parlando - si dissiperà lentamente. Notti insonni, pannolini sporchi, attenzioni e cure sempre costanti e molto altro potrebbero aumentare lo stress e le relative emozioni negative.

L'amore intenso che si prova per il proprio figlio, ovviamente, fa dimenticare tutte queste fatiche. In sostanza, secondo quanto riportato da diversi studi, avere figli può rendere l'essere umano più felice (ma anche più stressato, infelice o arrabbiato), mentre non avere figli rende le proprie esperienze emotive più intense, sia positivamente che negativamente.