Chi ha la sindrome dell'impostore ha un vantaggio inaspettato

Chi ha la sindrome dell'impostore ha un vantaggio inaspettato
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La sindrome dell'impostore è, in poche parole, l'incapacità di interiorizzare i propri successi e chi ne soffre crede di non meritare tutti i traguardi ottenuti. Si tratta di una condizione psicologica molto diffusa, soprattutto tra le persone di successo. Tuttavia, c'è un vantaggio inaspettato nell'avere la sindrome dell'impostore.

Coloro che ne sono affetti, afferma Basima Tewfik, autore dello studio pubblicato sull'Academy of Management Journal, spesso cercano di compensare le loro "carenze" lavorando sodo per essere un buon compagno di team con forti abilità sociali. Questo approccio ripaga, e di molto anche: sui posti di lavoro, coloro che hanno la sindrome dell'impostore lavorano meglio con i colleghi e il pubblico, senza effetti negativi.

In particolare, Tewfik ha studiato il comportamento di medici con questa condizione. "Ho trovato ancora una relazione positiva. Quei medici sono stati valutati dai loro pazienti come più efficaci dal punto di vista interpersonale, erano più empatici, ascoltavano meglio e hanno raccolto bene le informazioni".

Ciò potrebbe rivalutare la sindrome dell'impostore, che "potrebbe non essere ciò che abbiamo originariamente concettualizzato", afferma Tewfik. Coloro che erano affetti da questa convinzione, inoltre, non ne soffrivano per sempre: man mano che i soggetti si rendevano conto delle loro capacità, erano spesso in grado di scrollarsi di dosso la sensazione di "impostore".

L'esperto, però, vuole sottolineare che non sta affermando che la sindrome dell'impostore sia una buona cosa, ma semplicemente che i soggetti con pensieri da impostore sono più efficaci dal punto di vista interpersonale. "Spero che questo documento stimoli una conversazione più ampia sul fenomeno", afferma infine Tewfik. "La mia speranza è davvero che altri studiosi si uniscano a questa conversazione. È un'area che è matura per molte ricerche future".

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