Un chip installato nel cervello permette di superare i problemi di memoria

Un chip installato nel cervello permette di superare i problemi di memoria
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Un chip che va installato nel cervello consente ai pazienti colpiti da un trauma di tornare ad avere una memoria funzionale. È un progetto della Difesa americana, e ora potrebbe arrivare sul mercato.

Il DARPA, l'Agenzia della Difesa USA che si occupa di progetti tech avanzati, ha investito 77 milioni di dollari in un chip che aiuta le persone che hanno sofferto di traumi a ritornare ad avere una memoria funzionale. Il progetto è stato creato da Micheal Kahana, un professore di psicologia dell'Università della Pennsylvania.

Viene installato nella corteccia temporale sinistra, e monitora l'attività energetica del cervello. "Abbiamo messo un sensore nel cervello che misura i segnali elettrici", ha spiegato Kahana. "Se l'attività nel cervello è sotto gli standard, il device produce una piccola scossa, impercettibile dal paziente, che rafforza il segnale elettrico, e aumenta le possibilità che venga creato un ricordo".

Il device, secondo i primi test, avrebbe rafforzato le capacità di memoria dei pazienti di circa il 15%.

Esiste anche un secondo gruppo di ricerca che sarebbe riuscito a creare un chip del genere, con risultati anche migliori: si parla di un miglioramento del 37%.

In entrambi i casi il chip utilizzato richiede un hardware esterno, che semplicemente non potrebbe essere ospitato all'interno della calotta cranica di una persona. La priorità del team di ricerca è quella di creare un sistema impianto più piccolo, e di ottenere l'approvazione del Governo per rendere disponibile il device al grande pubblico.