Se la chirurgia si è evoluta, è solo grazie all'ano di Luigi XIV

Se la chirurgia si è evoluta, è solo grazie all'ano di Luigi XIV
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Tra le tante cose per cui viene ricordato Luigi XIV, il Re Sole, non si fa mai abbastanza riferimento al contributo che ha portato nel mondo della chirurgia. Siate consapevoli che dobbiamo ringraziare il sedere di questo monarca se oggi abbiamo un settore chirurgico così avanzato.

Il Re Sole non era sicuramente un esempio di uomo in perfetta salute, con foruncoli ricorrenti, gotta, mal di testa e sintomi simili al diabete. Secondo le fonti che ci sono pervenute, il monarca si è lavato solamente due volte in tutta la sua vita. Sicuramente sarà un'esagerazione, ma è vero che un emissario russo alla sua corte ha scritto che "puzzava come un animale selvatico".

Solo nel 1685 si è scoperto, navigando fra i malanni di Luigi XIV, la miracolosa malattia che avrebbe aiutato a migliorare la chirurgia: i medici reali trovarono un gonfiore sull'ano reale. Nel mese successivo, questo si è sviluppato in un ascesso, quindi una fistola. Come da protocollo, il Re Sole fu trattato con clisteri e lozioni, ma è stato anche colpito con un attizzatoio rovente e, come era consueto, sottoposto a dei salassi. Nessuno dei trattamenti ha avuto successo, per fortuna, e il re ha continuato a provare un dolore immenso, al punto da non poter sedere da nessuna parte.

Entra in scena Charles-François Félix, chirurgo e barbiere (queste professioni erano sorprendentemente legate nei secoli precedenti) che stava per assumere l'arduo compito di operare un re, in un’epoca in cui buone condotte igieniche e anestetici erano assenti.

Per prepararsi alla sua “Last Dance”, Félix ha fatto pratica con il sedere di ben 75 uomini sani provenienti dalle carceri e dalle campagne. Oggi non si sa quante cavie morirono ma, alla luce delle pessime condizioni igieniche, sarebbe più opportuno domandarsi “Quanti sopravvissero?

Nonostante la disumana formazione del chirurgo-barbiere, l’uomo è riuscito a sviluppare gli strumenti di cui aveva bisogno per la procedura, incluso uno che chiamò "le bistouri royal" o "la sonda reale", una lunga (e spaventosa) sonda d'argento. L'operazione è andata bene per il re e di conseguenza anche per il chirurgo.

Le conseguenze della buona riuscita dell’operazione andarono ben oltre i confini dell'ano del re. Per un certo periodo, divenne di moda tra i cortigiani organizzare interventi chirurgici, che ne avessero bisogno o meno. Sebbene possa sembrare un qualcosa di profondamente stupido, queste scenate permisero alla chirurgia di ottenere una migliore reputazione. La Francia era diventata una meta d’obbligo per quei medici che volevano ampliare i propri orizzonti; non a caso Luigi XIV finanziò la realizzazione di una struttura per la formazione dei chirurghi, dove erano abilitati ad esercitarsi sui cadaveri.

Oggi, gli studenti possono effettuare interventi avvalendosi della realtà immersiva con il 5G. Tutto questo sviluppo, per un sederino ingrossato. Un sederino reale ingrossato.