La chitina dei crostacei come accelerante della cicatrizzazione

La chitina dei crostacei come accelerante della cicatrizzazione
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I gusci dei crostacei, come le chele di granchio, contengono un composto chimico molto importante chiamato chitina, un polisaccaride presente abbondantemente in natura, quasi quanto la cellulosa. I ricercatori hanno scoperto come questo polimero può essere utilizzato per velocizzare la rimarginazione delle ferite.

Un team di chimici dell'Università di Whuan, in Cina, ha sviluppato delle garze con questo composto come medicamento per abrasioni e tagli, già conoscendo le proprietà germicide e rigenerative della chitina, e volendo dimostrare se tali capacità fossero migliori di quelle della cellulosa già utilizzata nelle normali preparazioni.

I test, sono stati effettuati con medicazioni di diverse fibre a base di chitina applicate su cavie di laboratorio, monitorate in seguito in microscopia con il risultato di un incremento sostanziale della velocità di cicatrizzazione e vascolarizzazione. Le ferite trattate hanno anche sviluppato fibre di collagene molto più resistenti, contribuendo a levigare e rafforzare la nuova pelle.

Il team ha inoltre sottolineato come le capacità battericide e germicide della chitina possano anche aiutare a prevenire le tipiche infezioni a cui la ferita è di solito soggetta in fase di guarigione, garantendo un miglior decorso e minori effetti collaterali.

L'obiettivo dello studio, che proseguirà con ulteriori test, sarà quello di applicare le garze di chitina su ferite e piaghe di grandi dimensioni, più difficili da guarire, come quelle di anziani o pazienti diabetici con deficit di cicatrizzazione.

Le possibilità di impiego della chitina sono enormi, infatti si stanno già studiando anche altre applicazioni con piccole capsule di materiale come trattamento per gli organi malati, o l'utilizzo di chitosano, un derivato, come pesticida agricolo non dannoso per l'ambiente.

La chitina dei crostacei come accelerante della cicatrizzazione