I Chromebook sono i nuovi protagonisti del mercato: vendite record tra 2020-2021

I Chromebook sono i nuovi protagonisti del mercato: vendite record tra 2020-2021
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La pandemia di COVID-19 ha costretto il mondo intero a convertirsi rapidamente allo smart working e ad acquistare computer portatili e tablet per soddisfare le esigenze lavorative e scolastiche.A giovarne particolarmente sono stati i Chromebook, i quali sono risultati i dispositivi più voluti tra 2020 e 2021, con una crescita YoY senza precedenti.

Stando ai ricercatori di Canalys, anche i tablet e i computer portatili in toto avrebbero registrato crescite notevoli nel corso degli ultimi due anni, rispettivamente del 51,8% e del 62% tra il primo trimestre del 2020 e il primo trimestre del 2020. Tuttavia, la categoria di dispositivi che ha mostrato la crescita più importante è stata quella dei Chromebook per tutti gli OEM, addirittura pari al +274,6%!

Scendendo nel dettaglio, HP ha registrato un aumento del 633% vendendo 4,3 milioni di Chromebook nel primo trimestre del 2021. Seguono poi Lenovo con una crescita del 308% e Acer del 178% con notevoli aumenti delle spedizioni durante il periodo del Q1 2021. I risultati migliori li ha visti Samsung: il colosso sudcoreano ha infatti registrato il salto più significativo con un aumento delle spedizioni del 2.233%, con 51.000 Chromebook nel primo trimestre del 2020 e una crescita a 1,2 milioni di Chromebook solo nel primo trimestre del 2021.

È piuttosto semplice comprendere i motivi di questo boom: innanzitutto va considerato il prezzo estremamente accessibile solitamente pari a circa 200-400 Euro anche durante gli sconti – come nel caso dei Chrome Days da MediaWorld -, ma anche la funzionalità e la semplicità nell’utilizzo per attività semplici come quelle legate al settore dell’istruzione.

Del resto, ai più piccoli è sufficiente usare piattaforme di videoconferenze come Google Meet, Microsoft Teams o Zoom per seguire le lezioni, tutti prodotti compatibili con i Chromebook. Insomma, i Chromebook hanno finalmente ottenuto l’attenzione sperata da quella nicchia di utenti che non avendo esigenze particolari si affida ai dispositivi di fascia bassa, in questo caso i notebook.

Intanto il colosso di Mountain View ha avviato la fase di integrazione di Google Traduttore con YouTube, introducendo così la traduzione automatica dei video nella piattaforma di streaming.