Il ciclo idrico della Terra sta cambiando: cosa accadrà all'acqua che usiamo ogni giorno?
Il ciclo dell’acqua è quel fenomeno atmosferico che permette il circolo dell’acqua all’interno dell’idrosfera terrestre. Si tratta di uno dei cicli vitali che caratterizza il nostro pianeta ed è fondamentale per lo sviluppo della vita. Secondo recenti studi il ciclo dell’acqua sta cambiando con gravi ripercussioni sull’approvvigionamento idrico.
Il ciclo idrologico consiste di diverse fasi trasformative dello stato fisico dell’acqua sul nostro pianeta. Non è possibile trovare un punto di inizio o una fine nel fenomeno, in quanto è caratterizzato da un susseguirsi di cambiamenti ciclici. È possibile suddividerlo, però, in diverse fasi specifiche.
L’evaporazione è il cambiamento di stato da liquido a vapore, che trasferisce l’acqua dai bacini idrici all’atmosfera. La condensazione caratterizza il passaggio di stato da vapore a liquido e si manifesta nell’atmosfera, dove le molecole d’acqua si condensano nelle nubi.
In seguito troviamo la precipitazione, grazie alla quale il vapore acqueo, condensato sotto forma di nubi, ricade sulla superficie terrestre. Conseguentemente si verifica l’infiltrazione, ovvero la filtrazione dell'acqua superficiale negli strati sotterranei, che dipende da caratteristiche del suolo come la permeabilità. Le acque sotterranee raggiungono le falde acquifere, in periodi di tempo molto lunghi, e affluiscono alle acque superficiali.
A coadiuvare tale azione sotterranea troviamo lo scorrimento, fenomeno sotto cui ricadono le diverse tipologie di movimento superficiale delle acque, con confluenza verso i mari. In questo caso parte dell’acqua che scorre sulla superficie subisce processi di evaporazione, che impolpano le nubi atmosferiche. A proposito, sapete quanta acqua c’è nell’atmosfera terrestre?
Appurando i diversi cambiamenti di stato a cui è soggetta l’acqua che beviamo ogni giorno, potrebbe risultare difficile dare per scontato la sua fuoriuscita dai rubinetti. Il cambiamento climatico a cui stiamo assistendo negli ultimi anni, infatti, sta modificando drasticamente il ciclo dell’acqua sul nostro pianeta, inaridendo i luoghi aridi e umidificando le aree umide.
Un team di ricerca australiano, afferente all'Università del Nuovo Galles del Sud, ha pubblicato uno studio in merito a questo cambiamento, scoprendo che il vitale ciclo idrico sta cambiando molto più velocemente di quanto si pensasse. Tale evidenza punta l’obiettivo sul bisogno di limitare una volta per tutte le emissioni di gas serra, prima che il cambiamento possa diventare irreversibile. Da ciò dipende la possibilità di sfruttare l’acqua dolce che consumiamo ogni singolo giorno.
A causa dei cambiamenti climatici, l’acqua si sta allontanando dalle zone aride del pianeta per confluire in quelle ad alto tasso di umidità, aumentando la siccità e le inondazioni. Ebbene questi cambiamenti, secondo i ricercatori, sono solo il principio di una situazione ancora più grave. Nei prossimi anni l’intensificazione del ciclo idrico potrebbe inficiare l’approvvigionamento di acqua dolce in diverse aree urbane in tutto il mondo.
Ma in che modo è possibile misurare i cambiamenti del ciclo dell’acqua?
Secondo gli scienziati, la risposta si trova negli oceani, misurandone la salinità e di conseguenza il grado di diluizione a seconda della stagione. Quando avvengono precipitazioni sulle superfici oceaniche, l’acqua che vi confluisce diluisce l’acqua marina rendendola meno salata, mentre una maggiore evaporazione, lasciando i sali disciolti, aumenta la salinità.
Il problema di tale metodo è costituito dalle correnti e dal moto ondoso che caratterizza i mari, le quali provocano incertezza sui risultati delle misurazioni. Il team di ricerca, sfruttando metodi che permettono di associare i cambiamenti della salinità oceanica a quelli del ciclo idrico di spostamento dalle regioni calde a quelle fredde, ha individuato un drastico cambiamento.
Dalle prime analisi effettuate si stima un aumento del ciclo idrico di circa il 7%, valore per il quale si attesta una diminuzione di pioggia nelle regioni aride e un aumento nelle regioni umide. Questi dati confessano una situazione potenzialmente disastrosa che potrebbe intensificarsi in futuro.
La necessità imperante diviene quella di raggiungere uno stato a zero emissioni, per ridurre i danni climatici a cui stiamo assistendo.
In relazione alla preziosa sostanza che vivifica il nostro mondo, vi siete mai chiesti da dove proviene l’acqua presente sul nostro pianeta?
FONTE: Sciencealert
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