Cilindro di O'Neill: il miglior modo possibile per vivere nello spazio
La scorsa settimana, ed esattamente durante l'annuncio di Blue Moon, Jeff Bezos ha condiviso la sua visione del futuro con i presenti. A detta dell'uomo più ricco del mondo, il destino degli uomini è nello spazio.
Secondo il fondatore di Amazon, nel sistema solare si avranno risorse illimitate e sarà possibile ospitare perfino un triliardo di persone. Colonizzare altri pianeti, come vuole fare Elon Musk entro massimo 10 anni, ha dei lati negativi: la bassa gravità, le lunghe distanze dalla Terra che portano a ritardi nella comunicazione e tanti altri limiti. Questi punti negativi potrebbero essere praticamente nulli se le colonie si stabilissero nello spazio.
Bezos ha quindi suggerito di prendere in considerazione la possibilità di stabilirsi nelle colonie di O'Neill, un concetto futuristico, e quasi fantascientifico. Gerard O'Neill era un fisico dell'Università di Princeton che collaborò con la NASA negli anni 70 per cercare modi efficienti per gli esseri umani di vivere fuori dalla Terra.
"Prima di tutto, non ha senso andare nello spazio se il futuro che vediamo è un futuro in cui si dovrà vivere in barattoli di metallo. Dobbiamo essere in grado di ricreare, nello spazio, habitat che siano tanto belli, simili alla Terra, e possiamo farlo." dichiarò O'Neil.
Nella vita reale, i ricercatori hanno escogitato alcune varianti: una sfera, un cilindro o un toro a forma di anello. Tutte queste strutture sono ideate per ruotare e creare una forza centrifuga, che creerà la gravità per gli abitanti di queste ipotetiche colonie.
Queste strutture sono state create per essere autosufficienti, e l'energia elettrica sarà fornita da Sole. Le pareti di questo cilindro saranno formate da specchi, capaci di far passare i raggi solari e simulare il ciclo giorno/notte.
Rimangono due problemi principali per la costruzione di tali strutture: il costo e la difficoltà per raggiungere lo spazio, e l'uso delle risorse direttamente nello spazio piuttosto che trasportarle dalla Terra. L'idea è quella di utilizzare le materie prime come l'ossigeno, l'azoto e l'alluminio presenti (e anche in abbondanza) nel sistema solare.
Ci vorrà ancora molto tempo prima di vedere strutture del genere nello spazio, ma è incredibile pensare come la visione di un solo uomo possa influenzare, anche dopo decadi, le idee degli uomini (perfino di quello più ricco del mondo).
FONTE: astronomy
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