La Cina e l'ambiente: il paese smette di finanziare centrali a carbone all'estero

La Cina e l'ambiente: il paese smette di finanziare centrali a carbone all'estero
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Durante il suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente Xi Jinping della Cina ha affermato che il paese non costruirà più centrali a carbone all'estero e non finanzierà più progetti legati alla materia prima. Per limitare le proprie emissioni, infatti, l'umanità deve smettere - tra le tante cose - di estrarre carbone.

Una mossa del genere, infatti, metterebbe la parola fine alla più grande fonte di denaro a sostegno di nuovi progetti a carbone a livello internazionale. "La Cina intensificherà il sostegno ad altri paesi in via di sviluppo nello sviluppo di energia verde e a basse emissioni di carbonio e non costruirà nuovi progetti energetici a carbone all'estero", ha dichiarato il presidente Xi in una dichiarazione preregistrata.

Un impegno che dimostra la volontà della Cina, che ha già affermato di voler raggiungere la neutralità climatica nel 2060, di limitare la propria impronta di emissioni sul mondo. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha elogiato la promessa della Cina, sottolineando che "l'accelerazione dell'eliminazione graduale del carbone a livello globale è il passo più importante per mantenere l'obiettivo di 1,5°C dell'accordo di Parigi a portata di mano".

Riguardo all'Accordo, infatti, attualmente le nazioni che sono all'interno del patto stanno facendo davvero pochissimo, così come ci ha recentemente affermato un rapporto del Climate Action Tracker (CAT). Dal canto suo, la Cina non ha fornito alcuna tempistica per l'eliminazione graduale dei progetti alimentati a carbone.

Si tratta di una promessa molto importante, poiché il paese brucia metà del carbone mondiale e ha costruito una capacità di carbone tre volte superiore a quella del resto del mondo.