Cina, Shanghai in lockdown: le forniture di laptop saranno "seriamente danneggiate"
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Pochi giorni dopo aver scoperto che i prezzi dell'elettronica aumenteranno a dismisura da qui al 2025, un'altra pessima notizia arriva per gli amanti dell'informatica di consumo: pare infatti che i recenti lockdown cinesi abbiano messo a rischio le forniture di laptop in tutto il mondo, impattando sulla loro filiera produttiva.
La notizia arriva da un report del Commercial Times, una pubblicazione finanziaria taiwanese, che spiega che le misure prese dalla Cina contro la pandemia avrebbero messo in ginocchio le catene produttive dell'industria dei computer portatili, mettendone a rischio gli approvvigionamenti. Come sappiamo, la Cina adotta una linea durissima contro i contagi, con lockdown di settimane per intere città da milioni di abitanti anche al netto di focolai di dimensioni relativamente ridotte.
In particolare, a colpire il settore informatico è stato il lockdown della megalopoli di Shanghai, che conta 26,32 milioni di abitanti e che è stata parzialmente chiusa dal Governo di Pechino, il quale ha persino impiegato dei robot nelle strade della città per ricordare alle persone di indossare la mascherina anti-contagio.
Tra i quartieri di Shanghai in lockdown vi sarebbe anche quello di Kunshan, dove si trovano diversi produttori di parti per laptop, TV e iPhone, la cui chiusura prolungata, secondo Commercial Times, potrebbe "seriamente danneggiare l'industria globale dell'elettronica". Solo la scorsa settimana, la chiusura di altre aree della città ha rischiato di pregiudicare i piani di aziende come TSMC, ASE e Wafer Works, colpendo a cascata molti produttori di smartphone e componenti per PC.
Al momento, a Kunshan si trovano i distaccamenti di grandi produttori taiwanesi quali Compal, Pegatron, Wistron, AUO e Nanya, che si occupano principalmente di monitor, DRAM e schede madri per PC. Compal, per esempio, è un fornitore di chip per compagnie come Apple, Acer, Lenovo, Dell, Toshiba, HP e Fujitsu. Pegatron, invece, è stata fondata come branca di ASUS, che ancora rifornisce, mentre collabora anche con Lenovo e Microsoft. Wistron, invece, ha partnership attive con Acer, Lenovo, HP, Dell e Xiaomi.
Fortunatamente, negli ultimi mesi la durata delle restrizioni imposte da Pechino si è ridotta, passando da due o tre settimane a soli cinque o sette giorni: in questo modo, se gli indicatori di contagio del quartiere di Kunshan dovessero ridursi, le fabbriche potrebbero riaprire già il 6 aprile, dopo una chiusura iniziata il 1° aprile.
FONTE: Tom's Hardware
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