La città di Houston sta sprofondando? Purtroppo non è la sola

La città di Houston sta sprofondando? Purtroppo non è la sola
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Una recente analisi, effettuata su migliaia di pozzi d'acqua e di petrolio nell'area metropolitana di Houston, ha rivelato significativi tassi di cedimento e sprofondamento del suolo, soprattutto in alcuni dei sobborghi in rapida crescita della regione. Un problema non limitato alla sola metropoli texana.

Shuhab Khan, il professore di geologia all'Università di Houston che ha condotto lo studio pubblicato sulle pagine di Remote Sensing, ha affermato di aver riscontrato un sostanziale cedimento in diverse zone della città. Katy, Spring, The Woodlands, Fresno e Mont Belvieu stanno lentamente sprofondando a causa del prelievo indiscriminato delle acque sotterranee e di petrolio e gas.

"Conoscevamo già il problema del cedimento di alcune città, ma era comunque un fenomeno raro. Ora è invece una piaga che si sta diffondendo in tutto il mondo. Ci sono oltre 200 località in ben 34 paesi in cui è noto tale problema. Le città nel Golfo del Messico settentrionale, così come Houston, hanno registrato uno dei tassi di cedimento più rapidi", ha spiegato il prof. Khan.

Secondo gli autori dello studio, un grave sprofondamento non solo aumenta la possibilità di allagamento di case ed aziende, ma produce anche un effetto di retroazione negativa. Infatti, il peso dell'acqua alluvionale, dovuto a gravi inondazioni, può comprimere i sedimenti nel sottosuolo esacerbando il terreno già compattato, così da incrementare ulteriormente il cedimento.

I ricercatori, grazie all'utilizzo del radar interferometrico ad apertura sintetica (o InSAR), appositamente collocato su un satellite dell'Agenzia Spaziale Europea, hanno ottenuto dati incredibilmente precisi, che hanno mostrato un cedimento totale fino a 9 cm a nord ed ovest di Houston dal 2016 al 2020.

Il dott. Otto Gadea, facente parte del team del prof. Khan, ha affermato: "È grazie agli ultimi progressi nell'analisi geospaziale che siamo stati in grado di studiare la subsidenza nell'area di Houston con dettagli senza precedenti".

"Analizzando set di dati completi, abbiamo determinato che per le periferie l'eccessiva estrazione di acque sotterranee sembra essere il principale motore del cedimento. Nel frattempo, per altre aree, il cedimento può essere attribuito anche all'eccessiva estrazione di petrolio e gas naturale dalle locali riserve", ha aggiunto.

Il team di ricerca ha anche notato che le diverse cause naturali, come l'espansione e il restringimento dei sedimenti argillosi, limosi e sabbiosi, oltre all'impatto delle inondazioni, non potranno fare altro che aumentare la velocità di sprofondamento, rischiando di portare anche a movimenti di faglia nell'area, e quindi la comparsa di terremoti.

D'altronde, era già noto come molte città costiere stessero sprofondando, così come descritto in un allarmante rapporto. Un problema che si somma all'innalzamento del livello dei mari che purtroppo continua ad accelerare.

La città di Houston sta sprofondando? Purtroppo non è la sola