Il codice di Hammurabi e l'egemonia di un impero che nacque dal nulla

Il codice di Hammurabi e l'egemonia di un impero che nacque dal nulla
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Hammurabi è conosciuto principalmente per la formulazione del Codice di Hammurabi, un corpo di 282 norme. La formazione di un primo apparato legislativo fu solo una tra le tante riforme che portarono la Babilonia ad essere uno degli imperi più potenti del XVIII secolo a.C.

Agli inizi, intorno al 1792 a.C., Hammurabi aveva ereditato un regno minore inserito in un vasto sistema di città-stato sparse per tutta la Mesopotamia. Ciascuna era in conflitto con l'altra, perché tutti volevano aggiudicarsi le terre più fertili. In un terreno così minato, il re babilonese cominciò gradualmente a stringere alleanze diplomatiche che potessero tornargli utili in futuro.

Nel mentre, si assicurò che le città sotto il suo dominio venissero fortificate con le cinte murarie; cercò il supporto dei suoi sudditi cancellando i loro debiti - un'azione che compirà altre quattro volte-; costruì granai e canali di irrigazione per fornire maggiore cibo a tutta la popolazione.

Ovviamente questa era una strategia politica per ampliare il proprio potere e garantirsi un forte supporto nel momento in cui avrebbe dovuto espandere i domini del suo regno. Tuttavia, la ricchezza e la stabilità convinsero tutti a supportarlo, dalla classe sociale più alta a quella più misera (ma libera).

"Dopo diverse decadi dedicate alla costruzione di Babilonia, Hammurabi era sufficientemente forte per imbarcarsi in nuove guerre di conquista" scrive Stephen Bertman nel libro "Manuale sulla vita dell'Antica Mesopotamia".

Hammurabi, attraverso un gioco di accordi e trucchi militari, riuscì a dominare tutta la valle tra il Tigri e l'Eufrate, sottomettendo i regni di:

Divenne il primo reggente dell'Impero babilonese e il suo obiettivo principale fu quello di unire politicamente, culturalmente e linguisticamente tutti i popoli conquistati. Il babilonese divenne la lingua ufficiale, soprattutto nelle fonti scritte. L'esempio più lampante di questo cambiamento furono le numerose tavolette di argilla dove venivano risolti problemi matematici sofisticati o il Codice di Hammurabi stesso.

Questo non fu il primo sistema legale della storia della Mesopotamia. Si crede, infatti, che dentro il codice vi risiedano leggi già promulgate dai precedenti sovrani. L'importanza di questo oggetto storico risiede nel fatto che Hammurabi diede il via ad una prima forma di società dove vigeva il principio di legge per come lo conosciamo noi oggi.

Oltre alle riforme nel campo legislativo, Hammurabi promosse altre iniziative di governo, come: l'accentramento amministrativo, il controllo dei commerci, la nomina dei giudici palatini affidata direttamente al sovrano. Questo rese il re il fulcro terreno dell'Impero.

Da un punto di vista religioso, Hammurabi riordinò il pantheon mesopotamico ricco di divinità, attribuendo a ciascuna una propria caratteristica e posizione gerarchica. Tuttavia, nessuno di questi poteva essere venerato e considerato superiore rispetto al dio della capitale, Marduk - originario dei miti sumeri.

La fedeltà di Hammurabi al dio fu tale che non si attribuì mai epiteti religiosi e non venne mai venerato come un dio dai suoi stessi cittadini (scelta che combaciava perfettamente con il culto sumero). Questo legittimava il dio ad essere la punta finale di una scala gerarchica tra mondo terreno e non, dove nemmeno l'imperatore poteva eguagliarlo.