Il telescopio spaziale Hubble è stato "bloccato" a causa di un glitch del sistema

Il telescopio spaziale Hubble è stato 'bloccato' a causa di un glitch del sistema
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Durante la scorsa domenica, 7 marzo 2021, il telescopio spaziale Hubble è stato costretto a fermare la sua ricerca spaziale: lo strumento è stato messo in modalità provvisoria dopo che un glitch di sistema si è verificato nel software principale. La NASA assicura che non c'è nulla da temere.

Hubble dunque si sta godendo una pausa inaspettata: l'iconico osservatorio ha attivato una procedura automatica domenica mattina, intorno alle ore 10:00 del fuso orario italiano, per mettere al sicuro tutta la sua strumentazione scientifica ed evitare che possibili errori di sistema potessero compromettere la sua missione. Non c'è nulla da temere, e a confermarlo è proprio il cinguettio pubblicato dalla pagina ufficiale del Telescopio su Twitter: "tutti i sistemi scientifici sembrano normali e Hubble è sicuro e stabile. Il team sta lavorando ai piani per tornare in sicurezza e alle normali operazioni scientifiche".

La "modalità sicura" (o provvisoria) pone il telescopio in una configurazione stabile che sospende le osservazioni scientifiche e orienta i pannelli solari verso il Sole, per garantire che i requisiti di alimentazione siano sempre soddisfatti. Il veicolo rimane in questa configurazione fino a quando il controllo a terra sarà in grado di correggere o compensare il problema.

Non è ancora stato dichiarato quando Hubble tornerà alla normale attività, ma i tecnici NASA sono fiduciosi di risolvere velocemente il disguido. Il nostro amatissimo telescopio spaziale è ben lontano dall'essere morto o a rischio compromissione, nonostante la sua veneranda età: pensate che è stato lanciato nel lontano aprile 1990 e dopo 31 anni continua a servire la sua causa senza aver intenzione di fermarsi.

Del resto, non è la prima volta che Hubble subisce piccole avarie di sistema, e già nel 2018 è entrato in modalità sicura per oltre due settimane. La grande capacità di sopravvivenza del telescopio si deve anche alla possibilità delle missioni Shuttle con equipaggio umano di poterlo raggiungere facilmente per riparazioni, installazione di nuovi software, specchi e via dicendo.

Proprio per questo motivo la NASA non ha intenzione di mandare in pensione questo gioiello della scienza astronomica, almeno non prima del decennio 2030-2040. Pensate che per allora persino il suo successore, il "James Webb Telescope", potrebbe aver completato la sua missione (incredibilmente più potente e sofisticato, ma meno longevo a causa dell'orbita difficile e complessa che non permette manutenzione).

Qui trovate la nostra foto della settimana in tema astronomico: una spettacolare ripresa eseguita proprio da Hubble su una nebulosa.