I coltivatori del neolitico dell'antica Cina usavano le lepri come animali domestici

I coltivatori del neolitico dell'antica Cina usavano le lepri come animali domestici
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Uno studio mette in luce come gli antichi coltivatori della Cina di quasi 5000 anni fa avessero instaurato, con le lepri selvatiche, una specie di simbiosi come quella tra animali domestici.

Ci troviamo nella Cina di 4900 anni fa dove un gruppo di ricercatori internazionali ha pubblicato un nuovo studio su Antiquity in cui si mette in luce una simbiosi molto particolare: quella tra gli antichi coltivatori orientali e le lepri selvatiche. Sembra che le lepri venissero considerate dai nostri predecessori alla stregua di veri e propri animali domestici. Nel sito a Yangjiesha si è visto, attraverso lo studio di resti fossili, che queste lepri venivano nutrite dai contadini e addirittura tenute in casa come dei veri e propri animali domestici. Probabilmente gli antichi abitanti della regione davano a questi animali un qualche significato religioso e spirituale vedendoli, quindi, come portatori di prosperità e benessere. Da qui, forse, questa loro predilezione per questi piccoli e soffici animali.

D'altronde, in una zona nella Cina Settentrionale sono state trovate delle rappresentazioni simboliche, risalenti a 3000 anni fa, di questi animali che danno maggiore forza alla tesi che, probabilmente, incarnavano un qualche spirito o divinità benevola. Per affermare che le lepri e gli antichi coltivatori avevano instaurato un rapporto simbiotico, sono state analizzate le ossa di 54 lepri (Lepus capensis) misurandone gli isotopi in esse presenti. I livelli di isotopi nelle ossa variano in base al tipo di cibo che gli animali, in vita, mangiavano. Attraverso questi test gli scienziati hanno osservato che essi si nutrivano, per la maggiore, di erbe selvatiche, ma che almeno un quinto della loro dieta era rappresentato da miglio coltivato.

E questa dieta, in parte naturale ed in parte elargita dall'uomo, è continuata per lunghi periodi della vita dell’animale. Ma tra tutte le ossa analizzate, una spicca rispetto alle altre per il tipo di alimentazione: una di queste lepri, ci dicono gli scienziati, aveva una dieta molto simile a quella dei maiali, lasciando intendere che doveva aver vissuto a strettissimo contatto con gli esseri umani come, cioè, un vero e proprio animale domestico.