Combattere i cambiamenti climatici con un'IA che usa le alghe: è questa l'ultima idea

Combattere i cambiamenti climatici con un'IA che usa le alghe: è questa l'ultima idea
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Il contrasto ai cambiamenti climatici rappresenta una delle più grandi sfide dei nostri tempi. Nonostante il fallimento della COP25, però i ricercatori stanno continuando a lavorare ed hanno sviluppato un nuovo sistema che utilizzando delle alghe e l'IA potrebbe dare un contributo importante.

L'idea è della società Hypergiant, che vede le alghe come un'arma da sfruttare a nostro vantaggio.

Di recente i ricercatori hanno creato una macchina basata sull'intelligenza artificiale che sfrutta le capacità delle alghe di catturare l'anidride carbonica attraverso la fotosintesi. In un paper affermano che ottimizzando l'ambiente di crescita delle alghe, il bioreattore EOS è in grado di estrarre dall'aria una quantità di anidride carbonica pari a quella di un acro di alberi.

Fino ad ora nessuno era stato in grado di dimostrare che un progetto simile potesse essere utilizzato su ampia scala. Il macchinario, grande quanto un frigorifero, sfrutta il naturale processo di fotosintesi per filtrare le emissioni e catturare il carbonio. Al suo interno sono stati montati dei tubi di vetro che si riempiono di acqua ed alghe coltivate usando la luce artificiale. Il ruolo dell'IA è molto semplice: controlla e regola la crescita.

Come spiegato dal direttore Daniel Haab, EOS è completamente basato sull'intelligenza artificiale e l'obiettivo di Hypergiant è di "fare in modo che nessuno debba monitorare la macchina quando è attiva".

Una volta raccolte le alghe possono essere miscelate in alimenti per animali o fertilizzanti, o possono essere utilizzate come ingrediente in una gamma crescente di prodotti di consumo, come idranti ed integratori alimentarli.

La società però non ha specificato quanti bioreattori sarebbero necessari per ottenere un impatto tangibile sul clima, tanto meno se il progetto sarà commercialmente realizzabile.

L'idea di base però è rendere open source la tecnologia per consentire anche ad altre compagnia di poter sviluppare bioreattori simili.

Un biologo dell'Università di Swansea però ha messo il freno a facili entusiasmi ed ha affermato che l'umanità è ancora molto lontana da una soluzione climatica a lungo termine.