Come sta andando la televisione italiana tra i giovani? La questione under 25

Come sta andando la televisione italiana tra i giovani? La questione under 25
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I numeri fatti registrare dal mondo televisivo italiano sono ancora particolarmente importanti. Basti pensare al fatto che anche nel 2021 milioni di spettatori si sono "sintonizzati" sui principali canali del digitale terrestre per guardare gli eventi trasmessi in prima serata (per Sanremo spesso si fa riferimento a oltre 10 milioni di spettatori).

Tuttavia, da tempo svariati fattori lasciano intendere che l'interesse da parte del pubblico sia in calo (o quantomeno si stia andando verso un "inevitabile rinnovo" del mondo televisivo italiano). D'altronde, il moltiplicarsi dell'offerta di contenuti on demand, grazie anche all'arrivo di Netflix in Italia (avvenuto nel 2015) e alla sempre più ampia diffusione di piattaforme simili (come Amazon Prime Video e Disney+), sta cambiando le carte in tavola.

Il prossimo passaggio allo standard DVB-T2 del digitale terrestre sta inoltre portando un buon numero di persone a mettere le mani, anche per la prima volta, su uno Smart TV, ovvero un televisore dotato di funzionalità smart e dunque in grado di offrire, spesso anche in maniera rapida tramite appositi pulsanti disposti sul telecomando, l'accesso diretto a piattaforme come le succitate Netflix e Amazon Prime Video. Insomma, i tempi stanno cambiando.

Chiaramente coloro che sembrano essere maggiormente "predisposti" alle novità sono i giovani, come evidenziato da un servizio de Il Sole 24 Ore. Stando a quest'ultimo, che è stato "riassunto" in alcune infografiche pubblicate su Instagram e si basa su recenti dati Auditel, tra il 26 settembre e il 18 dicembre 2021 ci sono stati picchi che lasciano intendere che circa il 30% dei giovani tra 20 e 24 anni stia abbandonando la TV tradizionale.

In parole povere, guardando al contesto generale, rispetto al 2019 e al 2020, sono "fuggiti" milioni di spettatori (e non solamente appartenenti alla fascia citata). Insomma, nonostante l'audience di una giornata televisiva media della TV italiana sia ancora di circa 10 milioni di spettatori, i campanelli d'allarme per il futuro non mancano di certo.

In ogni caso, c'è da dire che l'offerta contenutistica è ormai particolarmente ampia, tanto che esiste la possibilità di vedere i contenuti televisivi "classici" in altro modo. Abbiamo già trattato la questione nell'approfondimento dedicato ai contenuti TV in streaming e on demand, ma vi basti sapere che si fa riferimento a piattaforme come RaiPlay, Mediaset Play e Discovery+, che permettono di vedere i programmi legati ai principali canali del digitale terrestre mediante una connessione a Internet.

Difficile basarsi solamente su questi dati per comprendere dove si andrà in futuro. Tuttavia, quel che è certo è che il classico digitale terrestre sta iniziando a perdere appeal anche nel nostro Paese, a favore di piattaforme di streaming varie che consentono di scegliere quando e come vedere i contenuti. La fascia under 25 sembra aver già compreso come fruire dell'intrattenimento (e non solo) in questo modo: sarà il passare del tempo a dirci come si evolverà il mondo televisivo italiano.

Come sta andando la televisione italiana tra i giovani? La questione under 25