Come facevano gli antichi a sapere che la Terra è tonda?

Come facevano gli antichi a sapere che la Terra è tonda?
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Nonostante oggi alcuni - per fortuna una piccola minoranza - affermino il contrario, la Terra è "tonda". In realtà il nostro pianeta è un geoide, un solido irregolare assolutamente unico; tuttavia, possiamo sicuramente afferma che sia "tondo", qualcosa che si scoprì circa tra il 276 e il 194 avanti Cristo.

Protagonista della scoperta fu Eratostene di Cirene, matematico, astronomo, geografo e, tra le altre cose, anche poeta e filosofo. I calcoli che attuò il matematico erano incredibilmente precisi per l'epoca, considerando che tutto venne attuato mediante l'utilizzo di un semplice bastone. Incredibile, vero? Ma c'è dell'altro.

Nonostante il suo vero metodo non sia noto, conosciamo bene una versione semplificata che è stata riportata dall'astronomo greco Cleomede. Eratostene stimò la misura della circonferenza della Terra in 252.000 stadi; uno stadio egizio corrisponde praticamente a una lunghezza tra i 155 e i 160 metri, mentre la distanza tra le città di Alessandria e Assuan era di 5.000 stadi egiziani.

Per scoprire la rotondità del nostro pianeta, Eratostene mise un pezzo di legno a mezzogiorno, durante il solstizio d'estate. Ad Assuan il Sole è perpendicolare al tropico del Cancro, quindi un bastone piantato nel terreno non proietterebbe ombra; ad Alessandria il Sole apparirà invece leggermente angolato, quindi una bacchetta di una certa lunghezza proietterà un'ombra di una lunghezza che dipende dall'inclinazione dei raggi della nostra stella.

Qui il greco ottenne un numero incredibilmente vicino all'attuale circonferenza della Terra: 40.500 chilometri circa (mentre quella reale è di 40.009 km). Insomma, niente male per un calcolo condotto più di 2.000 anni fa... e fatto con un bastone.