Ecco come appare l'eruzione del vulcano delle Filippine nello spazio

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Recentemente, il vulcano Taal delle Filippine, sembra essere risvegliato di nuovo: in due giorni, si sono verificate ben 75 scosse di terremoto e una nuvola di cenere ha coperto tutto ciò si trovava nelle vicinanze, forzando l'evacuazione di migliaia di persone sull'isola di Luzon, nelle Filippine.

Questa eruzione è stata catturata dal satellite giapponese Himawari-8. Un'animazione dei dati satellitari, pubblicata dalla NASA's Earth Observatory, mostra il pennacchio vulcanico che si è diffuso nel cielo durante il 12 e 13 gennaio. Secondo lo Smithsonian Institution’s Global Volcanism Program, il vulcano ha subito frequenti eruzioni durante la metà degli anni '60 fino al 1977. Nel 2006, 2008, 2010 e 2011, ci sono stati "solo" terremoti periodici e una maggiore attività idrotermale.

Tuttavia, dopo quarantatre anni dalla sua ultima eruzione, il "mostro" si è risvegliato con una gigantesca esplosione (la stessa cosa che è successa in Messico) che ha scaraventato le sue ceneri a 14 chilometri in aria. L'eruzione è stata poi seguita dalla comparsa di una fontana di lava zampillante, secondo quanto riportato dall'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (PHIVOLCS).

Il vulcano sta continuando ad emettere anidride solforosa e le autorità hanno avvertito la gente del posto (più di 450.000 persone vivono in quella zona intorno alla montagna) di usare maschere o indumenti bagnati per evitare di respirare le piccole particelle di cenere. L'eruzione ha anche portato ad una nuova ondata di terremoti sui fianchi della montagna, con la rete sismica filippina che ha rilevato almeno 144 di questi eventi dal 12 gennaio.