Ecco come appare la supernova Eta Carinae grazie a questo spettacolare video

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Eta Carinae è uno dei sistemi binari più estremi che conosciamo: la stella principale è tra le più massicce in assoluto e la sua luminosità supera di 5 milioni di volte quella del Sole. In futuro potrebbe esplodere in Ipernova, ma anche in passato si è dimostrata molto esplosiva: ecco il nuovo studio.

Quando si parla di Eta Carinae è molto facile lasciarsi andare all'emozione e allo sgomento: le sue caratteristiche e la sua storia passata ci hanno insegnato che - molto probabilmente - questo sistema binario esploderà in una supernova di eccezionale potenza, o Ipernova.

Il problema è - come spesso accade in ambito cosmologico - che non abbiamo un'idea precisa del "quando". Potrebbe accadere oggi, domani o tra quasi un milione di anni; l'unica cosa certa è che andrà incontro ad una fine violenta (e spettacolare).

Già nel 1843 ha dato prova della sua eccezionale potenza: in quell'anno diede vita ad una "falsa" supernova (si etichetta come falsa perché i corpi che hanno colliso sono sopravvissuti all'esplosione) talmente violenta da diventare l'oggetto più luminoso del nostro cielo stellato... e tutto questo considerando che Eta Carinae è a circa 10'000 anni luce di distanza dalla Terra.

Ora, mediante un nuovo e complesso studio basato sui preziosissimi dati del Telescopio Hubble, del Telescopio Chandra e del Telescopio Spitzer, gli scienziati sono riusciti a creare un modello 3D delle effettive sembianze di Eta Carianae, ma in particolare di quella falsa supernova di cui vi abbiamo appena parlato. Le onde d'urto di energia e massa generate durante quell'evento sono ancora oggi in espansione: studiarne l'andamento si dimostrerà fondamentale per la comprensione sempre più approfondita delle supernove.

Lo scopo del video è anche educativo e il team NASA ha affermato che questi dati possono essere utilizzati in diversi modi: "Possiamo prendere questi modelli e usarli nella stampa 3D, o addirittura per programmi di realtà aumentata. Chiunque può entrare in possesso dei nostri modelli, letteralmente e virtualmente, e questo migliora l'apprendimento e il coinvolgimento".

Se questo studio è stato effettuato con tre telescopi storici, cosa potremo ottenere quando il nuovissimo telescopio Webb sarà operativo? Non manca molto per scoprirlo.