Come controllare la salute del cuore dei nostri cani? Ecco cosa dicono gli studi

Come controllare la salute del cuore dei nostri cani? Ecco cosa dicono gli studi
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Molti studi dimostrano come l'affetto e la vicinanza di un cane avvantaggi la salute del cuore di noi umani, aiutandoci a rimanere attivi e riducendo la pressione sanguigna, contrastando così i principali fattori di rischio di malattie cardiache ed ictus. Perché quindi non porre la stessa attenzione anche per il cuore dei nostri amici a 4 zampe?

Secondo le ultime ricerche, infatti, sono diversi gli accorgimenti che noi umani possiamo intraprendere per assicurarci di ottenere il meglio per il nostro cane e, al contrario di quello che potremmo pensare, non sono gli stessi consigli che vanno bene per il nostro cuore.

La prof.ssa Amanda Coleman, docente nel dipartimento di medicina e chirurgia dei piccoli animali presso il College of Veterinary Medicine dell'Università della Georgia ad Atene, ha infatti affermato che: "Dieta ed esercizio fisico non contano per la salute del cuore di un cane così come per le persone".

"Questo, ovviamente, non significa che vada bene per i nostri amici a 4 zampe essere in sovrappeso o inattivi", ha proseguito la professoressa, "è solo che quei fattori dello stile di vita non influiscono sul rischio di malattie cardiache di un cane come lo fanno per gli esseri umani".

"I cani sviluppano raramente l'aterosclerosi", ha spiegato la Coleman. Infatti, l'accumulo di placca nelle arterie a causa della cattiva alimentazione e della mancanza di esercizio, o altri fattori di rischio di malattie cardiache che possono causare un infarto o un ictus negli esseri umani, non sono una specifica condizione correlata alle malattie cardiache che colpiscono i cani.

I cani purtroppo nascono già con problemi cardiaci, chiamate anomalie congenite, o presentano malattie cardiache degenerative legate all'età. Patologie che sono più comuni in alcune razze rispetto ad altre, ma che possono verificarsi in qualsiasi di loro.

Il problema cardiaco più comune nei cani è legato ad una degenerazione della valvola mitrale, una condizione che colpisce il punto di comunicazione tra le due camere cardiache sinistre, portando allo scompenso cardiaco.

"Una condizione i cui sintomi includono mancanza di respiro e respirazione rapida (fame d'aria), tosse ed occasionalmente svenimento, a volte conseguenti ad un momento di eccitazione o sforzo", ha affermato il prof. Jonathan Abbott, docente di cardiologia veterinaria nel dipartimento di scienze cliniche dei piccoli animali presso l'Università del Tennessee a Knoxville.

Il consiglio è quello di far esaminare il nostro amico a 4 zampe da esperti veterinari almeno una volta all'anno fintanto che è giovane, ed anche più frequentemente man mano che invecchia, poiché i controlli specifici danno l'opportunità di rilevare i primi sintomi delle malattie cardiache, come un soffio o un battito irregolare.

"Anche la filariosi cardiopolmonare, una malattia parassitaria che deriva dalle punture di zanzara, può portare ad una insufficienza cardiaca nei cani", ha proseguito il prof. Abbott, "ecco perché bisogna assicurarsi che il loro cuore venga ascoltato ogni anno, così se si sviluppa un mormorio o un'aritmia è possibile riconoscerla in tempo".

A proposito dei amici a 4 zampe, sapete che i cani sono i compagni più antichi degli esseri umani? Inoltre, sapete perché i cani piegano la testa quando gli parliamo?

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