Come mai i felini sono così tanto attratti dall'Erba Gatta?

Come mai i felini sono così tanto attratti dall'Erba Gatta?
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Perché l’erba gatta rende i nostri felini tanto euforici? Chi possiede un gatto avrà notato quanto il nostro amico quadrupede sia felice quando gli si presenta un vaso con dell’erba gatta. Ma perché ne sono così attratti?

Non importa che tu sia un piccolo e adorabile gatto domestico o un velocissimo e gigantesco giaguaro, davanti all’erba gatta tutti i felini inizieranno a rotolarsi felici. Ma perché i felini sono così tanto attratti dall’erba gatta? Per prima cosa, bisogna dire che l’erba gatta è il nome comune che utilizziamo per indicare la specie Nepeta cataria. L’erba gatta non è però l’unica specie vegetale capace di far impazzire i felini perché anche la vite d’argento (Actinidia Polygama) ha queste stesse proprietà. Entrambe queste specie di piante sono state studiate dall’Università di Iwate ed è stato scoperto che sono due le sostanze che inebriano i sensi dei nostri felini domestici: il Neptalattolo (che si trova nella vite d’argento) e il Nepetalattone (componente che si trova nell’erba gatta).

Una volta identificati i composti gli scienziati hanno fatto un semplice esperimento: hanno presentato due sacchetti a 25 gatti domestici di cui in uno era presente della semplice soluzione salina, nell’altro il neptalattolo. Il risultato è stato che gli animali hanno iniziato a rotolarsi e strusciarsi contro il sacchetto contenente il neptalattolo. L’esperimento è stato poi eseguito nuovamente, non solo con gatti selvatici, ma anche con un leopardo, delle linci e due giaguari dagli zoo. Ebbene, anche in questo secondo caso tutti i felini si comportavano in maniera uguale: si rotolavano e strusciavano la testa contro la sostanza per una manciata di minuti (circa dieci) prima di perdere interesse. Queste sostanze, nei gatti, agiscono in modo molto simile a come fanno gli oppioidi, provocando nell’animale un senso di piacere. Il test è stato anche ripetuto con dei non felini, come cani o topi e, in questo caso, la sostanza non risultava di interesse alcuno verso questi quadrupedi.

Il passo successivo è stato misurare il livello del cosiddetto “ormone della felicità” da un campione di sangue prelevato immediatamente prima e dopo aver presentato la sostanza ai gatti. Ebbene, i livelli di questo ormone erano molto alti subito dopo la somministrazione del neptalattolo. Tuttavia, questo loro comportamento ha un significato ben più profondo. Sembra infatti che queste piante abbiano degli anti repellenti naturali contro gli afidi e i gatti, strofinandosi e strusciandosi contro queste piante, si applicano il repellente che li protegge dai fastidiosi insetti.