Come si forma il sangue? Un nuovo studio rivela importanti novità
Un nuovo studio pubblicato su Nature, condotto dal dott. Fernando Camargo, del programma "Stem Cell" presso il Boston Children's Hospital, rivela che le origini del nostro sangue potrebbero non essere esattamente come pensavamo. Una scoperta che potrebbe cambiare la nostra comprensione dell'emopoiesi con importanti implicazioni mediche.
Utilizzando infatti il "codice a barre" cellulare nei topi, il lavoro rivoluzionario ha svelato che le cellule del sangue non provengono da solo un tipo di cellula madre, ma da due, con potenziali implicazioni per la ricerca sui tumori del sangue, il trapianto di midollo osseo e l'immunologia in generale.
"Gli studiosi hanno sempre ritenuto che la maggior parte del nostro sangue provenisse da un numero molto esiguo di cellule, che in seguito si specializzano in cellule staminali del sangue, note anche come cellule staminali ematopoietiche", ha spiegato il dott. Camargo.
"Siamo quindi rimasti molto sorpresi nel trovare un altro gruppo di cellule progenitrici che non provenivano da cellule staminali. Adibite alla produzione della maggior parte del sangue nella vita fetale fino alla giovane età adulta, per poi iniziare gradualmente a diminuire", ha aggiunto.
Usando un enzima noto come trasposasi (o modifica del gene CRISPR), il team di ricerca ha inserito sequenze genetiche uniche nelle cellule embrionali di topo in modo tale che tutte le discendenti portassero anche quelle sequenze. Ciò ha permesso di monitorare l'emergere di tutti i diversi tipi di cellule del sangue e la loro provenienza, fino all'età adulta.
I ricercatori sono ora a lavoro per confermare se i risultati sono applicabili anche sugli esseri umani. In tal caso, queste cellule, note come cellule progenitrici multipotenti embrionali (eMPP), potrebbero potenzialmente fornire nuovi trattamenti per rafforzare il sistema immunitario durante l'invecchiamento.
Inoltre, potrebbero anche aiutare ad ottenere nuove informazioni sui tumori del sangue, ad esempio le leucemie mieloidi, che colpiscono soprattutto le persone anziane, o quelli nei bambini, contribuendo a rendere più efficaci i trapianti di midollo osseo.
"Stiamo anche cercando di capire perché queste cellule si esauriscono nella mezza età, così da permetterci, si spera, di manipolarle con l'obiettivo di ringiovanire il sistema immunitario", ha concluso Camargo.
Rimanendo in tema, sapete perché donare il sangue regolarmente fa bene alla propria salute? Inoltre, sapete cos'è l'ematocrito e perché è importante come esame?
FONTE: Nature
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