Come si forma uno Tsunami? Ecco i cinque passi fondamentali del terribile fenomeno

Come si forma uno Tsunami? Ecco i cinque passi fondamentali del terribile fenomeno
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Tra le calamità più sconvolgenti che si incontrano sul nostro pianeta, lo Tsunami è senza ombra di dubbio uno dei più pericolosi: non si può fermare ed è sempre incredibilmente distruttivo. Per fortuna si può prevedere con un certo anticipo, e questi cinque passaggi ci spiegano come si formano.

  • Attivazione
L'onda anomala è sempre frutto di qualche evento di particolare intensità, che interessa il suolo (e il sottosuolo dei mari e degli oceani). In generale la loro origine è sempre al largo delle coste, e può essere prodotta da un terremoto, un maremoto o anche una frana di particolare grandezza. Senza dimenticare che un impatto di un asteroide sulla Terra quasi sicuramente ne provocherebbe uno altamente letale.
  • Origine
Lo smottamento del terreno sottostante genera un sensibile spostamento dell'acqua: all'inizio può essere anche impercettibile e di pochi metri, ma più si muove dall'origine più l'effetto a catena fa cresce il "movimento del fluido"; Quando l'acqua è profonda, l'onda viaggia molto velocemente (anche 800 km/h) ma non è particolarmente alta. A differenza delle onde normali, principalmente spinte dal vento, gli Tsunami possono spingersi in ogni direzione per via della forza cinetica e, tra una cresta e l'altra, si possono presentare anche 200 km di distanza. È bene ricordare che in caso di tsunami, l'ondata di acqua non è mai una sola.
  • Formazione
Come si può immaginare, ogni onda anomala avendo una "cresta" avrà anche un "ventre" (come una funzione d'onda). Proprio questo ventre è la causa del fatto che l'acqua prima (e dopo) ogni Tsunami si ritira in maniera intensa, generando forti depressioni sulle spiagge, ritirando il mare anche per centinaia di metri. A seconda dell'intensità dell'onda anomala e dell'evento che l'ha creata, questo ritirarsi delle acque può essere più o meno intenso, ma in genere si presenta sulle spiagge in pericolo circa una decina di minuti prima dell'impatto della prima onda.
  • Avvicinamento
Più lo Tsunami raggiunge le coste della terra ferma, più la grande mole di acqua dovrà affrontare sempre più forze di attrito, direttamente proporzionali al fondale che diventa meno profondo. Il connubio di questi fattori fa rallentare il primo muro d'acqua, ma ne aumenta anche la cresta, facendo diventare l'onda più alta. Ciò avviene perché l'acqua che si trova "dietro" è più veloce, quindi si scontra e si somma a quella "frenata" che fa da apripista.
  • Impatto
I molti Tsunami che abbiamo visto sulla Terra (come quello ampiamente documentato del 2011 sulle coste del Giappone) non presenta una forma così marcata tra "cresta" e "ventre" (come magari invece Interstellar ci ha insegnato), e ciò è dovuto al fatto che più l'onda anomala è grande più la sua lunghezza sarà importante. Tuttavia, il funzionamento non cambia, e quando impatta con la costa l'onda inizia a spingere milioni di litri d'acqua nell'entroterra, trascinando e scardinando ogni cosa che trova dinanzi al suo cammino.

Sapevate che anche il passaggio delle navi da crociera genera dei micro-tsunami? In questo video potete osservare il fenomeno dopo il minuto 2:49.

Come si forma uno Tsunami? Ecco i cinque passi fondamentali del terribile fenomeno