Come funzionano le piattaforme petrolifere offshore? Vere bestie di metallo
INFORMAZIONI SCHEDA
Una delle più grandi opere di ingegneria umana ed esempio di progettazione al "limite", le piattaforme petrolifere offshore sono sicuramente un concentrato di grandi idee, ma vi siete mai chiesti cosa c'è dietro il loro funzionamento? Oggi siamo qui per cercare di spiegarvelo una volta per tutte.
Tutto parte da analisi da parte degli scienziati: una volta che un deposito di petrolio sarà stato trovato sotto il fondale marino, grazie a indagini geologiche e immagini satellitari, le unità mobili di perforazione offshore (MODU) inizieranno a perforare la Terra sotto il fondo marino.
Ne esistono di quattro tipi:
- Sommergibile o chiatta con pali in acciaio sul ponte per sostenere la piattaforma di perforazione. Questi sono più utilizzati a circa 9-10,5 metri di profondità in acque calme, poiché la chiatta poggia sul fondo del mare;
- Jackup, ovvero un impianto di perforazione su una chiatta galleggiante sospeso o "sollevato" sopra lo scafo della barca. Le gambe si estendono fino al fondo del mare, ma di solito non lo penetrano e viene utilizzato a circa 160 metri di profondità;
- La nave da perforazione è invece una nave che ha un foro nello scafo che utilizza un trapano che attraversa direttamente il fondo del mare. Possono operare a profondità fino a 3,7 chilometri;
- Infine ci sono i semisommergibili che galleggiano in superficie e possono essere convertiti da piattaforme di perforazione a piattaforme di produzione una volta trovato il petrolio.
Dopo che viene scavato il pozzo iniziale, viene costruita intorno al MODU una struttura permanente chiamata piattaforma di produzione. Quest'ultime sono le strutture gigantesche che possiamo vedere anche in mare aperto, che vengono portate dalle navi e costruite pezzo per pezzo in mezzo all'oceano (e la loro creazione può essere rischiosa). La più grande di tutti è Berkut - protagonista dell'immagine della notizia - che pesa oltre 200.000 tonnellate e si trova al largo della costa russa del Pacifico.
Questi impianti vengono ancorati in diversi modi: tramite cavi e ancore; alcuni sono fissati mediante alte torri; e altri impianti di perforazione hanno pontoni galleggianti. Le condutture che scendono fino in fondo possono essere di diverse centinaia di metri, più alte di qualsiasi grattacielo sulla Terra. Il processo di perforazione può durare molti mesi o addirittura anni prima che l'impianto possa essere convertito in un impianto di produzione (e alle volte possono creare dei problemi ambientali).
FONTE: iflscience
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